Un’impresa impossibile o quasi. Così veniva descritta la raccolta firme per il referendum sulla cittadinanza italiana per gli stranieri che oggi, 24 settembre 2024, ha raggiunto il quorum delle 500mila firme. È stata, dunque, rispettata la scadenza del 30 settembre, necessaria per far sì che il referendum si potesse effettuare entro il prossimo anno.

Esulta il comitato promotore, guidato dal segretario di +Europa Riccardo Magi mentre nei prossimi mesi si susseguiranno le varie tappe che porteranno il Presidente della Repubblica a fissare la data in cui svolgere il referendum.

Referendum cittadinanza, raggiunto il quorum delle 500mila firme, esulta Magi: “Grande segnale per la democrazia”

Con il quesito depositato lo scorso 6 settembre, c’erano poco più di tre settimane per raggiungere l’obiettivo sperato. L’esito era, dunque, tutt’altro che scontato e questo spiega la soddisfazione evidente espressa da Riccardo Magi e da +Europa, oltre che dalle associazioni che hanno fatto parte del comitato promotore.

Il segretario è visibilmente raggiante di fronte ai cronisti, tra cui l’inviato di TAG24 Lorenzo Brancati, e parla di un risultato che rappresenta il segnale “della non rassegnazione delle persone, desiderose di discutere anche su temi divisivi come questo e di “riforme che diano un futuro al Paese“.

Nel rimarcare il “grande segnale per la democrazia” lasciato da questo risultato, Magi si toglie anche qualche sassolino dalla scarpa. In primo luogo contro “questo governo e molti altri prima di questo” che, accusa, hanno utilizzato in maniera ideologica” questo tema cruciale per la vita delle persone. In secondo luogo, contro la piattaforma del ministero della Giustizia, andata incontro ad alcuni problemi che hanno rallentato le procedure di firma online:

“È oggettivamente uno scandalo che il governo realizzi una piattaforma, in un Paese in cui ci sono 50milioni di aventi diritto al voto, che va ‘in palla’ per qualche decina di migliaia di persone che decidono di firmare”.

Benedetto Della Vedova parla chiaramente di “svolta molto importante” sottolineando come “l’ottenimento della cittadinanza, senza lungaggini e pratiche vessatorie, è un pezzo dell’integrazione” e chiedendo al mondo imprenditoriale di appoggiare la campagna, che rappresenta sì la lotta per un diritto ma anche per “la forza economica e civile del Paese“.

Le prossime tappe del referendum, dalla Cassazione a Mattarella, ecco quando si vota

Entusiasta anche la coordinatrice della campagna, Antonella Soldo, convinta che strumenti come il referendum nelle mani dei cittadini siano ancora in grado di sostituire anche le lacune della politica.

Come Magi prima di lei, anche Soldo ringrazia tutte quelle associazioni che, negli anni, hanno continuato a battersi per una legge più equa e più giusta in tema di cittadinanza, anche di fronte a una politica che non riusciva a dar seguito alle spinte provenienti dalla società civile.

Ora, dichiara convinta, è necessario andare avanti su quello che definisce “un tema forte, sentito e che non va più rimandato“.

Quali saranno, dunque, le prossime tappe per il referendum?

Dopo che le firme raccolte saranno depositate in Cassazione, si dovrà attendere il 15 dicembre per eventuali rilievi della Corte su eventuali irregolarità e sulla legittimità dei quesiti presentati. Controlli cui faranno seguito, a gennaio 2025, quelli della Corte Costituzionale, il cui verdetto arriverà entro febbraio del prossimo anno.

Infine, la palla passerà al capo dello Stato Sergio Mattarella che fisserà le date del referendum, che dovrebbe svolgersi in una domenica tra il 15 aprile e il 15 giugno 2025.