Diventa ogni giorno più acceso lo scontro sulla permanenza dell’ex Procuratore nazionale antimafia, Federico Cafiero De Raho, all’interno della Commissione Parlamentare Antimafia che si sta occupando della vicenda relativa ai presunti dossieraggi presso le banche dati della Direzione Nazionale Antimafia, ai danni di politici e personaggi dello spettacolo.
Da una parte c’è la maggioranza che chiede le sue dimissioni sulla base di un presunto conflitto di interessi, essendo stato il magistrato pentastellato – all’epoca dei fatti oggi all’attenzione della Procura di Perugia – Procuratore nazionale antimafia. Dall’altra parte c’è il Movimento 5 Stelle che difende a spada tratta il diritto di restare nella commissione dell’ex procuratore antimafia.
Uno scontro raccontato ai microfoni dell’inviato di Tag 24.it, Michele Lilla, dal vicepresidente della Commissione Antimafia di Forza Italia, Mauro Dattis e dal deputato pentastellato Leonardo Donno.
Dossieraggio, dimissioni De Raho da Commissione Antimafia. Dattis: “Richiesta legittima. Questione opportunità”
A spiegare le ragioni della richiesta di dimissioni dalla Commissione Parlamentare Antimafia dell’ex procuratore Cafiero De Raho è il vicepresidente della bicamerale d’inchiesta, il deputato di Forza Italia, Mauro Dattis.
“In tempi non sospetti quando emerse la vicenda dei dossieraggi abbiamo posto una questione di opportunità. Il collega vicepresidente De Raho, all’epoca dei fatti all’attenzione della Procura di Perugia, era il Procuratore Nazionale Antimafia, la stessa procura nella quale poi si sono consumati i fatti contestati a Laudati e Striano. Per questo abbiamo chiesto al collega De Raho di valutare, per una questione di opportunità, di astenersi dal partecipare alle attività della Commissione legate alla vicenda.”
Richieste che De Raho avrebbe ritenuto di non “voler considerare”, secondo quanto evidenziato dal deputato forzista che ha spiegato:
“Ha partecipato sia alle audizioni e alle riunioni dell’Ufficio di Presidenza. Ha anche espresso pubblicamente il suo parere in ordine alla possibilità di audire o meno Striano.”
Dattis poi ha concluso:
“Se non si comprendono le richieste legittime di una parte dei componenti della commissione che si sentono anche in imbarazzo per la sua presenza, è evidente che poi dalla richiesta di astensione si passi a quella di dimissioni. Credo che il vicepresidente De Raho queste cose dovrebbe capirle da solo”.
Donno (M5s): “Non accettiamo lezioni da Forza Italia, De Raho è un campione dell’antimafia”
Una posizione che naturalmente non è condivisa dal Movimento 5 Stelle che, invece, sostiene la permanenza del proprio deputato all’interno della Commissione. Ieri era arrivato il lungo post a difesa dell’ex procuratore antimafia da parte del presidente Giuseppe Conte, ma è tutto il partito che fa quadrato intorno a De Raho.
“Non prendiamo lezioni da forza Italia o da questa maggioranza che ha una serie di episodi imbarazzanti che provano a mascherare attaccando un campione di legalità come Federico Cafiero De Raho. Per lui parla la sua storia: ha combattuto contro i Casalesi contro i clan. Io credo che sia davvero inaccettabile. Noi difendiamo con le unghie e con i denti i nostri esponenti e ripeto i nostri campioni di legalità.”
Ha dichiarato il deputato Cinquestelle, Leonardo Donno.