Una vittoria per scacciare la crisi, tornare a sorridere e interrompere la striscia di sei sconfitte consecutive nei derby. Un incubo che da ieri sera ha cessato di tormentare le notti dei tifosi del Milan. La formazione rossonera, nonostante i pronostici sfavorevoli della vigilia, è riuscita a battere l’Inter con una prova sontuosa, arrivata anche grazie alle mosse tattiche di Paulo Fonseca che con questo successo ha salvato la sua panchina dopo un avvio di stagione disastroso. Un derby che nel finale ha vissuto anche un momento goliardico: al triplice fischio, Leao nell’esultanza ha staccato la bandiera in cui era rappresentato il logo dell’Inter (squadra che giocava in casa come da calendario), l’ha “vestita” con la maglia di Fofana e l’ha alzata al cielo. Esultanza però subito fermata da Tammy Abraham.

Leao e l’esultanza con la bandierina: Abraham la interrompe. Il motivo

Ma perché Abraham ha fermato l’esultanza di Leao con la bandierina subito dopo la vittoria nel derby? Il gesto dell’attaccante portoghese è stato una risposta a quanto fatto lo scorso anno da Marcus Thuram. Nel derby vinto dalla squadra di Simone Inzaghi che ha consegnato lo scudetto ai nerazzurri nella passata stagione, il francese ha oscurato il logo del Milan sulla bandierina con la sua maglia e ha iniziato a sventolarla in segno di trionfo. Botta e risposta. Che però Abraham ha subito placato. L’inglese con il suo intervento ha fatto capire che quello non era il modo più elegante per festeggiare e che sarebbe potuto passare come un gesto poco rispettoso nei confronti degli avversari, nonostante le provocazioni della vigilia, come nel caso del post social di Calhanoglu. Un invito subito raccolto da Leao che ha restituito la maglia a Fofana e ha lasciato la bandierina sul campo.

I tifosi difendono Leao

I tifosi  del Milan suoi social però si sono schierati tutti dalla parte di Leao, difendendo l’attaccante portoghese, come dimostrano i diversi messaggi a suo favore. Una posizione anche giustificabile quella presa dal tifo rossonero, che ovviamente ha apprezzo lo spirito goliardico del portoghese nei confronti dei grandi rivali.

Leao è rimasto in campo fino al minuto 87’, ma non è stato tra i migliori del Milan. Il portoghese, che nel nuovo 4-2-4 utilizzato da Fonseca è chiamato anche a diversi compiti di natura difensiva (non del tutto ricoperti contro i nerazzurri) ha faticato ad entrare nel vivo del gioco anche se quando si è accesso si è reso pericoloso e ha sfiorato due volte il gol prima con un colpo di testa, poi con in contropiede. Ed è proprio in quest’ultima occasione che il numero 10 del Milan non ha avuto la giusta lucidità per servire in mezzo Pulisic, da solo al centro dell’area, preferendo invece una conclusione da posizione laterale respinte da Sommer.