Chiara Iezzi, del duo musicale Paola e Chiara, ha vissuto un periodo estremamente difficile segnato da gravi problemi di salute mentale.

In diverse interviste, Chiara ha rivelato di aver sofferto di depressione, attacchi di panico e fobie, condizioni che l’hanno allontanata dal palcoscenico e dalla vita pubblica.

La cantante ha descritto come questi disturbi l’abbiano portata a sentirsi “esaurita” e incapace di affrontare le sfide quotidiane. Tuttavia, grazie al sostegno della sua famiglia, in particolare della sorella Paola, e all’aiuto di uno psicologo, Chiara è riuscita a uscirne e a ritornare sul palcoscenico.

Scopriamo di più di questo suo periodo buio.

Quali problemi di salute ha avuto Chiara Iezzi?

Durante un’intervista, Chiara Iezzi ha parlato apertamente del suo recente periodo difficile, segnato da attacchi di panico e ansia. Questi problemi l’hanno portata a cercare supporto e a intraprendere un percorso terapeutico, per uscire fuori da questo tunnel buio.

Purtroppo Chiara ha raccontato, ad alcuni magazine e anche durante la trasmissione Verissimo dell’anno scorso, di aver subito una violenza sessuale:

Ho vissuto un’esperienza traumatica. È accaduto in un campeggio quando avevo otto anni. Ero al bar quando un ragazzo mi ha afferrata e portata in un luogo isolato. Mi sono spaventata moltissimo e lo shock mi ha accompagnata per tanto tempo. Penso che questo episodio abbia avuto un impatto significativo sul mio carattere. Da allora sono rimasta una persona timida e introversa, probabilmente a causa di ciò.

Oggi le cose vanno meglio e Chiara, che continua comunque la terapia, è tornata a cantare con sua sorella. Intervistata da Silvia Toffanin anche Paola ha confermato di essere sempre stata consapevole delle difficoltà della sorella, ma di aver atteso il momento giusto per intervenire.

“Ho sempre capito che Chiara non stava bene, ma ho aspettato che fosse lei a sentire il bisogno di chiedere aiuto. Penso che sia stata fortunata ad avere una famiglia che l’ha sempre amata e sostenuta“, ha affermato Paola.

Perché la psicoterapia è importante per superare gli attacchi di panico

La Terapia Cognitivo-Comportamentale è un aiuto concreto in caso di ansia e attacchi di panico. È come un “manuale d’uso” per la nostra mente: ci insegna a riconoscere e modificare i pensieri negativi che ci causano sofferenza, sostituendoli con pensieri più realistici e utili.

In poche parole, la CBT ci aiuta a:

  • Identificare i problemi: si parte individuando le situazioni che ci causano più stress o disagio.
  • Capire i nostri pensieri: analizziamo i nostri pensieri e le nostre convinzioni riguardo a queste situazioni. Spesso scopriamo che molti dei nostri pensieri sono distorti o negativi.
  • Modificare i pensieri negativi: impariamo a sfidare i pensieri negativi e a sostituirli con pensieri più realistici e positivi.
  • Cambiare i comportamenti: mettiamo in pratica nuovi comportamenti che ci aiutano a sentirci meglio e a gestire meglio le situazioni difficili.

Questa terapia è molto efficace e numerosi studi scientifici l’hanno dimostrata nel trattamento di molti disturbi mentali. Il trattamento viene adattato alle esigenze individuali di ogni paziente e insegna delle strategie concrete che puoi utilizzare nella vita di tutti i giorni.

Grazie alla terapia adotterai nuove abilità per affrontare le sfide della vita, capirai meglio te stesso e i tuoi pensieri e avrai gli strumenti necessari per gestire in modo indipendente i tuoi problemi.

Vedere i risultati del trattamento può richiedere tempo e impegno. Potresti iniziare a vedere i sintomi dell’attacco di panico ridursi entro diverse settimane e spesso i sintomi diminuiscono in modo significativo o scompaiono entro diversi mesi.

In alcuni casi sono indispensabili i farmaci, indispensabili per aiutare a ridurre i sintomi associati agli attacchi di panico e alla depressione. Ma in questo caso bisogna rivolgersi a uno psichiatra.