Cumulo pensione con redditi da lavoro autonomo: con la pubblicazione del messaggio n. 3077 del 19 settembre 2024 l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ha fornito dei chiarimenti per ciò che concerne quelli che sono i pensionati che sono obbligati ad effettuare le comunicazioni dei redditi da lavoro autonomo che questi ultimi hanno conseguito durante il corso dell’anno 2023, attraverso l’utilizzo del c.d. modello RED 2024.
Il suddetto messaggio INPS, in particolare, che è stato redatto dalla Direzione Centrale Pensioni e dalla Direzione Centrale Tecnologia, Informatica e Innovazione, fa riferimento alle seguenti disposizioni legislative:
- il decreto del Presidente della Repubblica n. 1092 del 29 dicembre 1973, recante “Approvazione del testo unico delle norme sul trattamento di quiescenza dei dipendenti civili e militari dello Stato”, il quale è stato successivamente pubblicato all’interno del Supplemento Ordinario della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, Serie Generale, n. 120 del 9 maggio 1974;
- la legge n. 177 del 29 aprile 1976, recante “Collegamento delle pensioni del settore pubblico alla dinamica delle retribuzioni. Miglioramento del trattamento di quiescenza del personale statale e degli iscritti alle casse pensioni degli istituti di previdenza”, la quale è stata successivamente pubblicata all’interno della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, Serie Generale, n. 120 del 7 maggio 1976;
- la legge n. 222 del 20 maggio 1985, recante “Disposizioni sugli enti e beni ecclesiastici in Italia e per il sostentamento del clero cattolico in servizio nelle diocesi”, la quale è stata successivamente pubblicata all’interno del Supplemento Ordinario della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, Serie Generale, n. 129 del 3 giugno 1985;
- la legge n. 274 dell’8 agosto 1991, recante “Acceleramento delle procedure di liquidazione delle pensioni e delle ricongiunzioni, modifiche ed integrazioni degli ordinamenti delle Casse pensioni degli istituti di previdenza, riordinamento strutturale e funzionale della Direzione generale degli istituti stessi”, la quale è stata successivamente pubblicata all’interno del Supplemento Ordinario n. 52 della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, Serie Generale, n. 199 del 26 agosto 1991;
- il decreto legislativo n. 503 del 30 dicembre 1992, recante “Norme per il riordinamento del sistema previdenziale dei lavoratori privati e pubblici, a norma dell’articolo 3 della legge 23 ottobre 1992, n. 421”, il quale è stato successivamente pubblicato all’interno del Supplemento Ordinario n. 137 della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, Serie Generale, n. 305 del 30 dicembre 1992;
- la legge n. 335 dell’8 agosto 1995, recante “Riforma del sistema pensionistico obbligatorio e complementare”, la quale è stata successivamente pubblicata all’interno del Supplemento Ordinario n. 101 della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, Serie Generale, n. 190 del 16 agosto 1995;
- la legge n. 662 del 23 dicembre 1996, recante “Misure di razionalizzazione della finanza pubblica”, la quale è stata successivamente pubblicata all’interno del Supplemento Ordinario n. 233 della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, Serie Generale, n. 303 del 28 dicembre 1996;
- il decreto legislativo n. 267 del 18 agosto 2000 (c.d. Testo unico degli Enti locali – TUEL), il quale è stato successivamente pubblicato all’interno del Supplemento Ordinario n. 162 della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, Serie Generale, n. 227 del 28 settembre 2000;
- la legge n. 343 del 21 novembre 2000, recante “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 26 settembre 2000, n. 265, recante misure urgenti per il settore dell’autotrasporto e della pesca”, la quale è stata successivamente pubblicata all’interno della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, Serie Generale, n. 276 del 25 novembre 2000;
- la legge n. 388 del 23 dicembre 2000 (c.d. Legge di Bilancio 2001), la quale è stata successivamente pubblicata all’interno del Supplemento Ordinario n. 219 della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, Serie Generale, n. 302 del 29 dicembre 2000;
- il decreto legge n. 112 del 25 giugno 2008, recante “Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione Tributaria”, il quale è stato pubblicato all’interno del Supplemento Ordinario n. 152 della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, Serie Generale, n. 147 del 25 giugno 2008, ed il quale è stato successivamente convertito, con modificazioni, dalla legge n. 133 del 6 agosto 2008;
- il decreto legislativo n. 36 del 28 febbraio 2021, e successive modificazioni.
Il messaggio in oggetto, inoltre, si riferisce anche ai seguenti atti che sono stati pubblicati in precedenza sempre da parte dell’Istituto stesso:
- la circolare n. 58 del 10 marzo 1998;
- la circolare n. 22 dell’8 febbraio 1999;
- il messaggio n. 4233 del 23 luglio 1999;
- la circolare n. 20 del 26 gennaio 2001;
- il messaggio n. 340 del 26 settembre 2003;
- la circolare n. 197 del 23 dicembre 2003;
- la circolare n. 108 del 9 dicembre 2008;
- la circolare n. 92 del 28 luglio 2022;
- la circolare n. 88 del 31 ottobre 2023.
Cumulo pensione con redditi da lavoro autonomo: ecco quali sono i pensionati che hanno l’obbligo di presentare il modello RED 2024
Entro il 31 ottobre 2024 i pensionati hanno l’obbligo di comunicare i redditi da lavoro autonomo che hanno conseguito nell’anno 2023, a patto che non si trovino in una delle seguenti condizioni:
- i titolari di pensione e assegno di invalidità avente decorrenza compresa entro il 31 dicembre 1994;
- i titolari di pensione di vecchiaia;
- i titolari di pensione di vecchiaia liquidata nel sistema contributivo;
- i titolari di pensione di anzianità e di trattamento di prepensionamento a carico dell’Assicurazione generale obbligatoria (AGO) e delle forme sostitutive ed esclusive della stessa;
- i titolari di pensione o assegno di invalidità a carico dell’AGO dei lavoratori dipendenti, delle forme di previdenza esonerative, esclusive, sostitutive della stessa, delle gestioni previdenziali dei lavoratori autonomi con un’anzianità contributiva non inferiore a 40 anni.
Come presentare il modello RED 2024?
Il modello RED 2024 consente di dichiarare i redditi di lavoro autonomo conseguiti nel 2023, al netto dei contributi dovuti e al lordo delle ritenute erariali.
Tale comunicazione può essere effettuata mediante l’apposito servizio online presente sul sito web dell’INPS, previa autenticazione attraverso le seguenti credenziali digitali:
- SPID;
- CIE;
- CNS;
- eIDAS.