La Svizzera si è recata oggi 22 settembre 2024 alle urne per un doppio referendum: uno sulla maggiore protezione dell’ambiente e un secondo sulla riforma del finanziamento delle pensioni proposta dal governo. Entrambe le proposte sono state bocciate dai votanti, già negli scorsi giorni i sondaggi prevedevano che i due testi dovrebbero essere respinti di misura. I primi risultati erano attesi nel pomeriggio di oggi. Come da previsione gli elettori hanno votato ‘no’ ad entrambi.
Nella proposta sull’ambiente si chiedeva un riconoscimento di più aree protette sul territorio svizzero. Nella seconda parte del referendum si prevedeva un cambio del sistema di finanziamento delle pensioni. In Svizzera il finanziamento previdenziale si basa su tre pilastri: la previdenza statale, quella professionale e infine la privata. Solo i primi due sono obbligatori. La riforma voleva che i dipendenti e i datori di lavoro pagassero contributi più elevati al fondo pensione visto l’allungamento della prospettiva di vita e l’aumento dei pensionati.
Doppio referendum in Svizzera oggi 22 settembre 2024: vince il ‘no’
Doppio no al referendum sulla tutela ambientale e sulla riforma delle pensioni in Svizzera. I due testi dovrebbero sono stati respinti nella giornata di oggi dagli elettori. Il primo referendum, quello sulla biodiversità, è stato sostenuto da diverse organizzazioni per la difesa della natura. La Svizzera ha uno dei tassi più alti di specie e ambienti minacciati e da uno studio, pubblicato nel 2020, emerge che il Paese ha la percentuale di aree protette rispetto al territorio nazionale più bassa in Europa.
La proposta sembrava pericolosa per l’economia ed il governo in più occasioni ha respinto l’ipotesi di renderla legge.
Nel referendum era prevista anche la riforma del finanziamento delle pensioni, voluta dal governo. Il sistema previdenziale svizzero è in forte difficolta e si è pensato di far pagare ai dipendenti e ai datori di lavoro contributi più elevati al fondo pensione.
Il commento della Svp e dei Verdi dopo i referendum
Il doppio no era atteso da tutti i sondaggi degli ultimi giorni. Il referendum sull’ambiente è stato ritenuto eccessivo e pericoloso per l’industria e per lo sviluppo svizzero in modo particolare dai contadini che avrebbero visto una riduzione delle aree coltivabili. Il secondo referendum è stato indetto contro la riforma del governo sulle pensioni e il ‘no‘ godeva dell’appoggio dei principali sindacati.
L’SVP, partito di estrema destra svizzero, spera che “i moralisti ambientalisti” lascino finalmente che le famiglie contadine svizzere svolgano in pace il loro prezioso lavoro. I Verdi, invece, considerano la bocciatura del referendum come un’occasione mancata per preservare il patrimonio naturale.