Gino Paoli è il terzo artista che il tempo ci concede di festeggiare, in meno di tre giorni. Come per l’amica Ornella Vanoni, e per Sophia Loren, anche Gino festeggia 90 giri intorno al sole. Mica uno scherzo! Una sorpresa che si aggiunge alle altre che ci ha riservato negli anni. Raccontato, e qualche volta bistrattato, dalla comunicazione schiava dei like social e delle condivisioni, Gino Paoli mantiene intatta la grandezza, e l’austerità, tipica di chi sta un passo avanti.
Gino Paoli, 90 anni di sorprese. Daniele Bresciani: “Si è trovato a fare il cantante per caso, voleva fare il pittore”
“Ha vissuto una vita irripetibile: un pò per l’epoca in cui è vissuto, negli anni ’60, quando ha cominciato l’Italia era diversa, un pò per quello che è stato – ha raccontato Daniele Bresciani, in esclusiva a TAG24.IT – voleva fare il pittore, ma si è trovato a fare il cantante per caso. La sua più che la storia di un artista somiglia alla storia dell’Italia. E’ un uomo di grandissima cultura, a casa sua ci sono libri ovunque, è un grande lettore, arriva dall’epoca in cui si imparavano le poesie a memoria.”
L’amicizia col poeta Giorgio Caproni
“Ha amato, studiato e conosciuto, importanti poeti del ‘900, come Giorgio Caproni. Si sono scambiati lettere, è un uomo che ha letto l’impossibile, aspetto che traspare, emerge dalle sue canzoni. Tutti testi di spessore, dice spesso di essere un maniaco della parola e che ci vuole la parola giusta nei testi e solo quella parola può andare bene. Ha sempre avuto grande attenzione per quello che ha scritto, è un uomo talmente interessante che può mettere soggezione. Nel parlare con lui ti rendi conto che non c’è niente di improvvisato: è tutto frutto di lavoro ben fatto.”
Gino Paoli e la pigrizia
“Suo figlio Niccolò usa una battuta divertente, e dice: ‘Questa insonnia lo ucciderà, dorme dalle dodici alle tredici ore a notte, ama dormire e stare a casa sua’. Non nasconde la pigrizia. Scherzando Gino Paoli ripete spesso: ‘Perché qualcuno mi smuova dal divano ci dev’essere un’ottima ragione.’ Tant’è che i 90 anni vuole passarli a casa coi cari, mentre per gli 80 anni ha organizzato una festa spettacolare in Toscana, il padre era della zona di San Vincenzo: c’era Zucchero, Morandi. Tutti. Invece, la maschera da burbero è una forma di difesa. Quando ti conosce, se si affeziona, è capace di grandi generosità e affetti.”
Lo schiaffo alla Vanoni, l’alcol e il tentato suicidio
“Ho letto dello schiaffo alla Vanoni, l’episodio non è ben raccontato però. Gino dice che quando ha conosciuto Ornella lei era un soprano, e lui voleva che tirasse fuori la voce che conosciamo oggi. Lei diceva: ‘Non ce la faccio, non ce la faccio’ e lui gli ha dato uno schiaffo. Gino Paoli è un uomo che ha avuto tanti vizi, è stato a lungo alcolizzato: beveva una bottiglia di whisky al giorno. Ha avuto molte donne, tutte bellissime. Quanto al suicidio pare in quel periodo fosse all’apice del successo e avesse tutto: donne, macchine, e si è puntato una pistola al petto, ma non è andata. Dice che quello lassù non lo ha voluto perché è un rompiscatole.”
Capace di cominciare, smettere e ricominciare
“L’amore con la Vanoni, a lungo raccontato, è stato un sodalizio professionale durato tantissimo, la loro è stata una relazione indissolubile: sono legati ancora oggi, si sentono, si vogliono bene. Gino ha scritto per lei canzoni meravigliose, da Senza Fine ad Una lunga storia d’amore, e insieme hanno realizzato tournée che hanno registrato sold out, prese d’assalto da tutti. E’ un uomo vero, con le proprie fragilità, insicurezze, vizi che non ha mai nascosto. Ha vissuto facendo scelte di testa sua: è una persona capace di smettere all’apice del successo e poi tornare. Ad un certo punto della vita, infatti, è andato a fare l’oste a Levanto.”
Odia il telefono
In preda alla curiosità, e alla voglia di conoscere il Grande Gino, abbiamo provato a fargli una chiamata, e inviargli un WhatsApp, è da fortunati avere il numero di telefono in rubrica: peccato non risponda a nessuno! “Col telefono ha un rapporto di odio, non risponde mai a nessuno: un pò perché è sordo, un pò perché ha vissuto e fatto un mestiere che l’ha costretto a vivere con le casse acustiche nelle orecchie, un pò fa finta di esserlo. E’ un grande subacqueo, andava sempre a tuffarsi in profondità.”