Polizza clima obbligatoria sulla casa: con l’alluvione in Emilia Romagna e nelle Marche il governo Meloni valuta la possibilità di introdurre l’assicurazione sugli eventi atmosferici e sismici obbligatoria.

La proposta da parte dell’esecutivo ha scatenato subito non poche polemiche, ma con la sottoscrizione della polizza eventi climatici e sismici obbligatoria è possibile tutelare la vita della propria famiglia e del proprio patrimonio. I dati Ania mettono in evidenza che al momento solo il 6 percento degli immobili sono coperti da una polizza “clima”. Anche IVASS è intervenuto a tale proposito sottolineando la necessità di offrire polizze assicurative convenienti e indennizzi quanto più rapidi.

Polizza clima obbligatoria: l’ipotesi allo studio da parte del governo

Dopo gli ultimi eventi alluvionali, che hanno messo in ginocchio l’Emilia Romagna e le Marche, il governo Meloni valuta l’ipotesi di introdurre una polizza assicurativa “clima” ed eventi sismici sulla casa. Il caso dell’Emilia Romagna è diventato un caso politico: duro braccio di ferro tra maggioranza ed opposizione sulla responsabilità e sui ritardi nella realizzazione degli interventi di prevenzione.

Il ministro della Protezione Civile sottolinea il fatto che con l’emergenza climatica sia sempre più necessaria la sottoscrizione di una polizza assicurativa sugli eventi atmosferici a tutela della famiglia e della propria casa. Con l’intensificarsi degli eventi meteorologici estremi è sempre più sentita l’esigenza di tutelare il proprio patrimonio immobiliare. Non a caso è cresciuta sempre di più la richiesta dei rimborsi per la grandine.

Polizza clima obbligatoria: il governo valuta l’obbligo assicurativo

Nel disegno di legge sulla ricostruzione l’esecutivo Meloni punta ad introdurre l’obbligo assicurativo per le famiglie e le imprese contro gli eventi atmosferici estremi, che nel corso degli ultimi anni sono diventati sempre più frequenti. In questo rinnovato contesto climatico è necessario un cambiamento culturale, per questo motivo l’esecutivo ha deciso di introdurre una normativa sull’obbligatorietà delle polizze assicurative eventi climatici e sismici per le famiglie e per le imprese.

Il premio assicurativo di una polizza per danni da eventi catastrofali risente di numerose variabili. Per il ministro Musumeci è finito il tempo in cui lo Stato deve intervenire erogando risorse finanziarie per tutti. La prevenzione deve essere un obbligo a carico dei cittadini e delle imprese e non a carico delle istituzioni. Il caso dell’Emilia Romagna è emblematico in quanto per la terza volta in appena 18 mesi si continua a scavare nel fango. Si tratta di un territorio particolarmente esposto al rischio alluvionale.

Secondo i dati dell’Ania solo il sei percento delle case è coperto contro i rischi per eventi sismici e climatici. Anche per il mondo delle aziende la copertura assicurativa obbligatoria contro i danni catastrofali è un passo importantissimo: attualmente solo il 5 percento delle imprese ha sottoscritto una polizza “clima”.

Le compagnie assicurative dovrebbero lavorare sui dettagli tecnici e contrattuali: è allo studio un pool volontario di imprese assicurative che potrebbero prevedere l’applicazione della mutualizzazione per ridurre i premi assicurativi. Secondo i dati Ania lo scorso anno i premi delle polizze per eventi meteo sono stati onerosi. I sinistri assicurativi hanno superato i cento miliardi di $ a livello mondiale.

Polizza clima obbligatoria: sono necessarie coperture assicurative più convenienti

Sono necessarie misure volte a migliorare il quadro delle coperture assicurative per catastrofi naturali. Il Presidente dell’IVASS sottolinea che le imprese assicurative dovrebbero introdurre polizze assicurative per catastrofi naturali quanto più convenienti. Inoltre, è essenziale che gli indennizzi siano quanto più prevedibili e rapidi.

Per ridurre il divario della protezione assicurativa dell’Italia è necessaria una maggiore consapevolezza del rischio ed un netto miglioramento della trasparenza da parte del comparto assicurativo. L’Italia con la Grecia presenta il più elevato Protection Gap in Europa: si tratta del divario tra protezione assicurativa da tali rischi e l’esposizione al rischio catastrofale.