Domani, 23 settembre, sarà presentato alla Camera il ddl Lavoro. Relatrice del disegno di legge sarà la deputata della Lega Tiziana Nisini. Si tratta di un provvedimento molto atteso perchè se è vero che il mondo del lavoro italiano fa registrare il record di occupati con il 62,2% (nei mesi scorsi era stato anche del 62,3%), è altrettanto vero che i nodi non mancano, soprattutto sul fronte giovanile: stando a una indagine Eures, in un solo anno, dal 2022 al 2023, ben 100mila under 35 sono stati costretti a lasciare l’Italia; il 54,2% di loro ha dichiarato di aver svolto uno o più lavori in nero; il 61,5% ha accettato un lavoro sottopagato; il 43% percepisce uno stipendio inferiore ai 1000 euro; il tasso di occupazione nella fascia d’età 15-29 anni, nel 2023, è stato del 34,7% (rispetto alla media Ue del 49,7%); i contratti atipici in favore di lavoratori under 30, infine, sono arrivati, sul totale, all’80%. Tag24.it di tutti questi numeri ne ha parlato proprio con l’onorevole Tiziana Nisini.

Cosa prevede il ddl Lavoro che si presenta domani alla Camera. Nisini (Lega): “Ecco i nostri obiettivi”

Domani, 23 settembre, la settimana lavorativa alla Camera dei Deputati si aprirà con la presentazione di un provvedimento molto atteso: il ddl Lavoro. Ad illustrarlo sarà la deputata leghista Tiziana Nisini: “L’obiettivo del ddl – dice a Tag24.it – è di sburocratizzare e rendere più flessibili alcune normative al fine di agevolare le assunzioni”.

D E’ vero che l’Italia segna il record di occupati, ma spesso, al di là delle difficoltà che incontrano le Partite Iva, si tratta di lavoro povero e precario…

R “In realtà, secondo l’Istat, sono aumentati anche i contratti a tempo indeterminato. Il trend è positivo”.

D Il ddl Lavoro può consolidarlo?

R “Certo. Attravero la sburocratizzazione, la semplificazione della vita delle aziende”.

D In che modo, in particolare?

R “Il ddl prevede un articolo che toglie alcuni vincoli, ad esempio, alla somministrazione, mezzo che la sinistra assimila alla precarizzazione. Ma che, invece, attraverso le agenzie per il lavoro, dà alle aziende un numero importante di lavoratori che poi vengono stabilizzati una volta inseriti”.

D Che c’è ancora nel ddl?

R “Grazie a un mio emendamento, la flessibilià del fondo bilaterale: l’utilizzo dei fondi utilizzati per la formazione anche per i lavoratori a tempo determinato, che poi rappresentano quelli che più ne hanno bisogno. Questo era un problema annoso che finalmente abbiamo risolto”.

Le novità per gli stagionali e il salario minimo

D Ci sono novità anche per gli stagionali?

R “Sì. Su questo fronte, abbiamo messo a riparo i lavoratori del settore alberghiero e della ristorazione”.

D Due categorie che maggiormente lamentano stipendi da fame.

R “Sul tema degli stipendi ci confronteremo in occasione della legge di Bilancio”.

D In che modo?

R “Verranno inserite delle misure per abbattere il cuneo fiscale fino al 7% proprio per aumentare i salari reali. E poi, anche se ancora in itinere, prevediamo sgravi contributivi importanti per donne e giovani”.

D La lingua batte dove più duole il dente.

R “Sono senza dubbio le fasce più fragili. Ma quello del lavoro povero è un problema che si trascina da tempo…”

D Per risolverlo, l’opposizione tutta ora si batte per il salario minimo legale: dovrebbe essere vietato per legge guadagnare meno di 9 euro lorde l’ora.

R “Noi invece continuiamo a ritenere che sia più efficace puntare sulla contrattazione di secondo livello”.

D Perché?

R “Per dare maggiori garanzie anche a livello di welfare e benefit: di fatto possono aumentare il salario nelle tasche dei lavoratori”.