Arriva alla quinta giornata di campionato una delle gare più attese dell’anno. Appuntamento a San Siro, domenica sera, con fischio di inizio alle ore 20.45: il derby di Milano è alle porte. Sia la squadra di Inzaghi, che quella di Fonseca, hanno sprecato energie importanti, per l’esordio in Champions rispettivamente contro Manchester City e Liverpool. I rossoneri però ne sono usciti con le ossa rotte, non tanto per la sconfitta in sé e per sé, quanto per la mancata reazione. Un avvio di stagione imprevisto e deludente, che rischia di obbligare già la società a un cambio in panchina. I nerazzurri domani giocheranno in casa, e ancora una volta partiranno con i favori del pronostico, ma il Diavolo si gioca tutto, o comunque tanto, in 90 minuti. In casa Milan si riflette: se dovesse perdere il derby, Fonseca rischia davvero l’esonero? L’ex rossonero, Mario Ielpo, ha risposto in esclusiva a Tag24.

In casa Milan si riflette: se dovesse perdere il derby, Fonseca rischia davvero l’esonero? Ielpo a Tag24

D: Sono ore delicate e di riflessione in casa Milan: ma se dovesse perdere il derby, Fonseca rischia davvero l’esonero?

R: Che l’allenatore sia in discussione mi sembra abbastanza palese, o almeno questa è la sensazione che trapela. Gli errori si commettono, ma l’importante è accorgersi di aver sbagliato e rimediare il prima possibile. Se si pensa di aver preso l’allenatore giusto, bisogna dargli fiducia e proseguire, ma al contrario se si pensa di aver sbagliato, si deve intervenire il prima possibile. È evidente che le colpe non sono tutte di Fonseca, ma sappiamo bene come funziona il mondo del calcio ed è sempre l’allenatore il primo a pagare. I risultati sono determinanti, e la facilità con cui il Milan perde le partite è sotto gli occhi di tutti.

D: Ti riferisci soprattutto alla partita con il Liverpool e alla mancata reazione del Milan?

R: È la facilità con cui si perde che non va bene. Non sono partite in cui ti va male un episodio, e quindi esci sconfitto. Il calcio è uno sport che non sempre premia il migliore in campo e spesso i risultati sono nelle mani della fortuna, ma in questo caso non è così. I rossoneri stanno perdendo esattamente le partite che meritano di perdere. L’unica attenuante può essere il calendario, che non è stato certo benevolo. Il Milan si è trovato da subito davanti delle squadre non blasonatissime, ma che si stanno rivelando insidiose per tutti.

La favorita

D: Nonostante questo però, l’Inter parte comunque con i favori del pronostico…

R: Assolutamente sì, e ci mancherebbe pure. È chiaro che nessuno si augura che l’allenatore possa saltare, anche perchè vorrebbe dire che il Milan ha perso. Probabilmente molto dipenderà anche da come andrà la partita. Se i rossoneri dovessero venire travolti dai nerazzurri, è chiaro che andrebbe presa una decisione forte. Se invece domani dovessero fare una grande partita, ma perdere comunque, sarebbe diverso. Diverso ancora è se pareggia con fortuna. Ci sono tanti scenari che devono essere presi in considerazione. Ci dobbiamo ricordare, ad esempio, che Giampaolo è stato esonerato dopo una vittoria. Il risultato deve convincere.

D: Che derby sarà secondo te? Che partita ti aspetti?

R: Purtroppo non ho grandi aspettative e penso che quest’anno dovremo rapportarci alle partite del Milan senza avere grosse pretese. Penso che dobbiamo solo guardare al derby, sperando che vada bene. Non abbiamo la sensazione di avere una squadra forte e credo che questo sia ciò che pensano tutti i milanisti al momento. 

Le critiche a Leao

D: Tante critiche nei confronti di Fonseca, ma sono tante anche le polemiche nei confronti di Leao. Che ne pensi?

R: A volte mi piacerebbe avere una webcam solo su Leao, per fargli rivedere tutti i suoi movimenti, nei momenti della partita, che evidentemente per lui non contano. Fa parte della gara solo quando l’azione lo riguarda da vicino, e questo è un errore fondamentale. Non so se ve ne rendete conto quando ci sono le inquadrature dall’alto. Quando il Milan non è in possesso palla, è la squadra deve essere pronta a difendersi, ci sono nove giocatori in movimento, che corricchiano o comunque sulle punte, pronti a partire. Poi ce n’è uno con i talloni atterra, e questo è un errore troppo grande, perché prima di attivarti perdi 2 secondi che possono essere fondamentali per fare gol. È successo già in queste prime partite. Ha perso il tempo e il corpo non era pronto.