Il ministero dell’Economia e delle Finanze e, in particolare, il vice ministro Maurizio Leo, sono al lavoro per assicurare sconti ai redditi fino a 60mila euro grazie a specifici interventi di riforma fiscale che saranno inseriti nella legge di Bilancio 2025. L’obiettivo è quello di abbassare l’Irpef e di assicurare un taglio del cuneo fiscale a chi si trovi nella cosiddetta “classe media”.

Non dovrebbero esserci variazioni per la prima soglia di guadagni, quella dei redditi fino a 28mila euro, mentre per chi guadagna di più si dovrebbe arrivare a uno sconto di due punti percentuali di aliquota Irpef. Ma la vera novità è quella di un ampliamento della platea dei redditi coinvolti, alzando l’asticella da 50mila a 60mila euro di redditi all’anno, con uno sconto di 10 punti percentuali sull’aliquota Irpef applicata nel 2024.

Il tutto, naturalmente, comporterà degli investimenti che andranno nel capitolo di spesa della riforma fiscale della legge di Bilancio 2025, insieme all’altro taglio del cuneo fiscale – il 6% e 7% per redditi fino a 35mila euro – da riconfermare per il prossimo anno e ai 100 euro in busta paga che arriveranno come “Bonus Natale”.

Riforma fiscale 2025, ecco gli sconti annunciati da Maurizio Leo: tagli di Irpef per le classi medie

Le intenzioni di riforma fiscale del governo sono state spiegate da Maurizio Leo, vice ministro dell’Economia e delle Finanze: “Abbiamo fatto un primo passaggio sui redditi medio-bassi, passando dalle quattro aliquote del 2023 alle tre aliquote del 2024”. L’attuale scacchiere delle imposte sui redditi vede l’applicazione di tre aliquote. In particolare, del:

  • 23% per redditi fino a 28mila euro;
  • 35% per redditi da 28mila a 50mila euro;
  • 43% sopra questa ultima soglia.

“Ma chi sta soffrendo, soprattutto in questi periodi, è il ceto medio – ha spiegato ancora Maurizio Leo – Se troviamo le risorse si deve andare incontro a coloro che guadagnano tra i 35mila e i 60mila euro, perché chi guadagna fino a 35mila euro avrà la conferma del taglio del cuneo fiscale del 6% e 7% anche nel 2025. L’intenzione – conclude il vice ministro – è quella di portare l’aliquota dal 35% al 33% alla fascia di redditi tra i 35mila e i 60mila euro, soglie entro le quali sono ancora presenti interventi e misure a favore della natalità e della famiglia”.

Ecco chi avrebbe i maggiori sconti e a chi converrebbe di più la riforma fiscale del 2025

Il lavoro del governo nella Manovra 2025 dovrebbe, dunque, portare a un abbassamento dell’aliquota Irpef di due punti percentuali, dal 35% al 33% per i redditi da 35mila a 60mila euro, alzando la soglia da 50mila a 60mila euro che avrebbe un beneficio di 10 punti percentuali. Infatti, questa fascia di redditi passerebbe dal 43% del 2024 al 33% del 2025.

Si può fare una stima di quanti siano i contribuenti interessati a questa nuova riforma fiscale e dell’Irpef per il 2025. Parte della platea della seconda fascia di Irpef, quella dei redditi tra i 28mila e i 35mila euro, probabilmente non avrebbe la riduzione dell’aliquota Irpef dal 35% al 33% (almeno secondo le spiegazione del vice ministro dell’Economia e delle Finanze) in quanto ancora rientranti nel taglio del cuneo fiscale del 6% anche per il 2025. In quest fascia di reddito si contano 3,754 milioni di contribuenti.

Taglio cuneo fiscale di 10 punti percentuali su Irpef: ecco per chi

La fascia tra i 35mila e i 50mila euro di redditi all’anno passerebbe dall’aliquota del 35% al 33%, con un risparmio di due punti percentuali. In tutto, secondo le stime, guadagnano redditi con queste soglie circa 3,640 milioni di contribuenti.

La soglia di redditi più alta, quella tra i 50mila e i 60mila euro all’anno, passerebbe dal 43% di Irpef del 2024 al 33% del 2025. Secondo le stime, 484.000 contribuenti guadagnano tra 50.000 e 55.000 euro all’anno e 355.000 contribuenti tra 55.000 e 60mila euro all’anno.