Il Medio Oriente sembra essere sull’orlo di un nuovo conflitto. Le tensioni tra Israele e Hezbollah stanno rapidamente aumentando, con entrambe le parti impegnate in uno scambio di attacchi per mezzo di razzi. Questo ciclo di violenza è scoppiato dopo l’inedito uso di cercapersone e walkie-talkie esplosivi nei giorni precedenti, che ha provocato numerose vittime. Questi sviluppi potrebbero facilmente degenerare in un conflitto più ampio, considerando la complessità della regione e i molteplici attori coinvolti.

Hezbollah lancia razzi dal Libano contro Israele

I due nemici storici sono tornati a scambiarsi attacchi più intensamente in un contesto già segnato dalla guerra a Gaza, che dura ormai da 11 mesi. L’escalation è iniziata il 17 settembre con un’operazione che ha visto esplodere i cercapersone appartenenti ai membri di Hezbollah. Questo attacco ha causato la morte di 18 persone e migliaia di feriti. Il giorno successivo, un attacco, di modalità altrettanto inattesa, ha coinvolto walkie-talkie e diversi dispositivi elettronici, provocando la morte di almeno 20 persone. Questo aumento della violenza mette ulteriormente sotto pressione una regione già devastata da conflitti prolungati.

Hezbollah aveva giurato vendetta dopo la morte di almeno 30 persone negli recenti attacchi. Nel suo discorso, il leader del gruppo libanese, Hassan Nasrallah, ha dichiarato che l’unica soluzione per ristabilire la pace è porre fine alla guerra a Gaza e all’aggressione in Cisgiordania. Durante il suo intervento, aerei da combattimento israeliani hanno sorvolato Beirut, la capitale libanese, accentuando la tensione.

A partire da giovedì 19 settembre, Israele ha lanciato decine di attacchi nel sud del Libano. Da allora, le due parti hanno cominciato a scambiarsi colpi. Oggi, 20 settembre, Hezbollah ha lanciato circa 140 razzi nel nord di Israele. Il paese ha annunciato che non ci sono state vittime a seguito dell’attacco.

L’attacco israeliano a Beirut

In risposta all’attacco di Hezbollah, le forze israeliane hanno effettuato un raid su Beirut, come annunciato dall’IDF su X. Secondo i media, è stata colpita un’area densamente popolata nella capitale libanese. Le prime informazioni diffuse dall’agenzia di stampa nazionale libanese indicano che il sobborgo colpito è Dahieh, a sud di Beirut, e tra le vittime ci sono almeno cinque bambini.

L’obiettivo dell’attacco sarebbe stato il comandante di Hezbollah, Ibrahim Aqil. Secondo quanto riportato dall’Afp, citando una fonte vicina al gruppo libanese, Aqil sarebbe stato ucciso. L’uomo era ricercato dagli Stati Uniti per il suo presunto ruolo negli attentati all’ambasciata americana del 1983. “Rewards for Justice” degli Usa offriva una ricompensa fino a 7 milioni di dollari per informazioni su di lui.