Modello F23: a cosa serve e per quali tributi si utilizza? Il modello più conosciuto ed utilizzato è F24, ma ci sono altri modelli utilizzati, tra cui F23.
Come il modello F24 anche l’F23 è un modello che viene utilizzato e compilato dai contribuenti per adempiere agli obblighi di natura tributaria nei confronti dell’Erario italiano. Grazie al modello F23 è possibile versare le imposte, ma occorre prestare attenzione alla differenza intercorrente tra i due modelli ed al tipo di imposta a cui si riferiscono. Scopriamo in questa guida a cosa serve e per quali tributi è possibile utilizzare il Modello F23.
Modello F23: a cosa serve?
Il Modello F23 è un modello che viene utilizzato dai contribuenti per procedere al versamento di alcune tipologie di imposte all’Erario italiano. Fino al 2014 il Modello F23 era utilizzato anche per i contratti di affitto, ma successivamente è stato sostituito dal Modello F24 Elide. Per il pagamento delle imposte, interessi e sanzioni relativi alla presentazione della dichiarazione di successione è necessario presentare il modello F24.
Il modello F23 è diviso in differenti sezioni e può essere reperito sia precompilato sia in bianco: il modello precompilato può essere inoltrato direttamente dall’ufficio che punta a riscuotere il pagamento, mentre il modello in bianco può essere compilato da chi va ad effettuare il pagamento (debitore, erede, proprietario del bene immobiliare).
Modello F23: per quali tributi si utilizza?
Il Modello F23 può essere utilizzato per provvedere al pagamento delle sanzioni amministrative, tra cui contravvenzioni e multe. Tale modello può essere utilizzato anche per regolarizzare i seguenti versamenti: imposta catastale, imposta di registro, canoni per concessioni demaniali e sanzioni previste dal Giudice. I pagamenti per i servizi ipotecari non sono più eseguiti con il modello F23, ma con il modello F24 Elide. Il contribuente riceve il verbale, atto giudiziario o atto di accertamento e F23 Precompilato da pagare.
Modello F23: come si suddivide?
Il Modello F23 si suddivide in tre differenti parti: la prima parte è dedicata all’inserimento dei dati che riguardano il pagamento e devono essere compilati tre campi. Nel primo campo è necessario indicare la provincia del soggetto concessionario presso il quale viene eseguito il pagamento, nel secondo campo è necessario segnare la posta o l’intermediario creditizio ed il terzo campo è destinato all’ufficio che richiede il pagamento.
Nella seconda parte del Modello F23 sono riportati i campi 4 e 5, che contengono i dati anagrafici relativi al soggetto contribuente. Colui che versa è la medesima persona che deve sottoscrivere il modello. La terza parte è dedicata alle informazioni relative ai dati di versamento e comprende i campi dal sesto al 14. Nel campo sesto è necessario inserire il codice dell’ente al quale va fatto il versamento, nel campo 7 deve essere riportato il codice identificativo del comune nel caso in cui il versamento sia richiesto dalle forze di polizia o dagli uffici giudiziari.
L’ottavo campo deve riportare i pagamenti relativi agli atti in pendenza di giudizio, il campo 9 deve riportare il codice per i parametri riportati nella tabella B e il campo decimo deve essere compilato solo nel caso di scritture private autenticate e di atti pubblici. Non tutti i campi devono essere compilati, ma dipende dalla tipologia di pagamento che deve essere fatto. Alcune indicazioni sono fornite approfonditamente attraverso le tabelle riportate nel documento.
Modello F23: come pagarlo?
Il Modello F23 può essere pagato online oppure offline. Il pagamento può avvenire anche attraverso l’home banking dal portale della propria banca o di Poste Italiane Spa.
Il Modello F23 può essere pagato presso un qualsiasi sportello bancario o dell’ufficio postale, utilizzando un assegno bancario o vaglia postale oppure compilando un form, che va versato presso un ufficio postale o bancario.