Quali vantaggi e rischi del CPB? Molti contribuenti italiani si preparano ad accettare le regole previste dal Concordato Preventivo Biennale (CPB). L’operazione prevede l’applicazione di diversi benefici fiscali e non incide in alcun modo sul portafoglio o sull’attività produttiva. Nel dettaglio, l’accordo con il Fisco prevede delle regole precise tra entrambe le parti, ovvero Fisco e contribuente.
La partecipazione alla stabilità dei rapporti fiscali garantisce una chiarezza fiscale per alcuni anni e l’opportunità di ottenere diversi vantaggi concreti, come ad esempio l’esonero da alcune cartelle esattoriali. Tuttavia, è anche vero che questa protezione fiscale può essere annullata in presenza di gravi violazioni. Vediamo insieme quali sono i vantaggi e i rischi del Concordato Preventivo Biennale (CPB).
Perché scegliere di aderire al CPB? Ecco i vantaggi e rischi del Concordato Preventivo Biennale
L’ammissione al CPB permette di ottenere diversi vantaggi, uno dei principali riguarda i controlli fiscali, che per tradizione e consuetudine rappresentano la spina nel fianco di molti contribuenti. Il Fisco, negli accertamenti fiscali, non è mai tenero.
È importante sottolineare che esistono delle condizioni che prevedono l’annullamento del contratto con il Fisco. La prudenza dei contribuenti sul Concordato Preventivo Biennale dimostra la ragionata certezza della stabilità fiscale nell’annualità prevista nell’accordo, dell’esonero da controlli fiscali e della presenza di diversi vantaggi correlati ai soggetti ISA (Indici Sintetici di Affidabilità).
Insomma, condizioni che puntano a semplificare e a migliorare la compliance fiscale. In altre parole, se da un lato il CPB segna la linea del risparmio fiscale e premia soprattutto i comportamenti virtuosi, dall’altro è fondamentale considerare le cause che potrebbero portare alla totale perdita dei benefici acquisiti, quindi alla decadenza del concordato, con l’innesco di conseguenze poco piacevoli. Analizziamo nel dettaglio vantaggi, svantaggi ed effetti della decadenza del CPB.
I vantaggi e rischi fiscali del CPB
Secondo quanto previsto nella circolare n. 18/2024 dell’Agenzia delle Entrate, i contribuenti che accettano la proposta del Fisco possono dormire sonni tranquilli. Ciò comporta un vantaggio indiscutibile prodotto dall’adesione al CPB.
In primo luogo, il Fisco garantisce che, per gli anni coperti dall’accordo, non ci saranno accertamenti fiscali basati sulle norme regolate dall’articolo 39 del D.P.R. 1973, n. 600.
In altre parole, per il periodo accordato con l’Agenzia delle Entrate, il contribuente non riceverà alcuna cartella esattoriale derivante da controlli fiscali, a condizione che non siano presenti gravi errori nelle dichiarazioni dei redditi o altre irregolarità.
Il secondo aspetto riguarda i contribuenti che rientrano nella categoria ISA (Indici Sintetici di Affidabilità), per i quali sono previsti maggiori vantaggi fiscali, come ad esempio l’esonero dall’apposizione del visto di conformità e altri benefici.
In sintesi, una panoramica dei benefici fiscali per chi rientra negli ISA e aderisce al CPB, quale:
Vantaggio | Dettagli |
Esenzione visto di conformità per IVA | Non è necessario presentare il visto di conformità per compensare crediti IVA fino a 70.000 euro. |
Esenzione visto di conformità per altre imposte | Non è necessario presentare il visto di conformità per le imposte dirette e IRAP, fino a 50.000 euro. |
Esclusione dalla disciplina delle società non operative | Non si applicano le regole previste per le società non operative. |
Protezione da accertamenti su presunzioni | Non è applicabile la regola della presunzione bancaria. |
Riduzione dei tempi di controllo fiscale | I tempi di controllo fiscale sono ridotti di un anno per i contribuenti virtuosi. |
Protezione contro la ricostruzione del reddito | Il reddito effettivo non può essere riconosciuto per un importo superare di due terzi di quello dichiarato. |
Cosa succede se si viola l’accordo? Le cause di decadenza dal Concordato Preventivo Biennale
Se da un lato sono descritti i numerosi vantaggi offerti dall’adesione al Concordato Preventivo Biennale (CPB), dall’altro è importante considerare le conseguenze derivanti dalla violazione delle condizioni stabilite nell’accordo.
Quali sono le cause di decadenza dal CPB?
Il contribuente che non rispetta le regole fissate nell’accordo con il fisco rischia di perdere i benefici ottenuti grazie alla misura agevolativa. Le principali cause di decadenza dal CPB sono:
- errori o omissioni nelle dichiarazioni dei redditi;
- violazioni gravi previste nei reati tributari (D.Lgs. 74/2000);
- comunicazione di dati ISA non conformi;
- presenza di ripetute infrazioni fiscali;
- omessa regolarizzazione delle tasse concordate nel CPB.
Per maggiori dettagli, si rimanda alla circolare n. 18/2024 dell’Agenzia delle Entrate.
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