Sangiuliano denuncia Maria Rosaria Boccia. L’ex ministro della Cultura, dopo averne tanto parlato e fatto parlare del tema i suoi legali, ha finalmente depositato la denuncia alla procura di Roma contro l’imprenditrice di Pompei. La donna, secondo tanti, che ha creato più di qualche problema all’ex numero uno del Ministero della Cultura.

La stranezza, almeno venendo a sapere la formula adottata da Gennaro Sangiuliano, è un po’ di vaghezza nel descrivere il reato, anche perché si parla di indebite pressioni. A decidere e muoversi sul reato da verificare ed eventualmente da contrastare saranno i magistrati romani che, dopo qualche indagine e forse verificando per bene la denuncia che ha presentato l’ex Ministro della Cultura, potrebbe arrivare anche a pensare di aprire un’inchiesta per tentata estorsione e violazione della privacy.

Sangiuliano denuncia Maria Rosaria Boccia per indebite pressioni

Di sicuro, l’ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha fatto la mossa che voleva e che aveva annunciato tramite i suoi legali. L’incartamento è stato presentato e depositato presso Piazzale Clodio, ora cominceranno le indagini e i pm vedranno come si svilupperà il caso, semmai caso si aprirà nei confronti di Maria Rosaria Boccia.

L’imprenditrice di Pompei, che aveva annunciato la sua presenza a E’ sempre Carta Bianca, dopo il buco della settimana prima, non si è fatta viva, anzi l’ha fatto proprio nei minuti in cui l’ex numero uno del Mic ha presentato la sua denuncia a Piazzale Clodio.

La donna, che aveva scelto pure lei il silenzio in questi ultimi giorni, proprio nel giorno dell’atto giudiziario da parte di Sangiuliano, ha deciso di uscire di nuovo allo scoperto con una storia sul suo profilo social su Instagram direttamente da Piazza del Parlamento, come una piccola provocazione, forse. La storia social pubblicata vede un bicchiere di caffè con la canzone di Malyka Ayane “Ma cosa hai messo nel caffè”.

Da non dimenticare che l’ex Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano è sempre indagato per peculato e rivelazione di segreti d’atti d’ufficio da parte della Procura di Roma su denuncia presentata dal deputato di Avs Bonelli, ma anche dalla Corte dei Conti che sta verificando che l’ex ministro non abbia fatto spese extra e per conto del ministero a persone che non erano del ministero della Cultura.