La divinità sta nel particolare, affermava quel famoso critico d’arte, volendoci ricordare che è proprio nei dettagli e nella semplicità che possiamo scoprire qualcosa di sublime. E in cucina il sublime dove sta? Sempre nelle cose più semplici e lineari, in quelle ricette dritte e apparentemente facili che, come un taglio sulla tela di Fontana, portano al cuore del sapore. Come le acciughe alla povera, una ricetta della cucina toscana di mare diventata patrimonio del grande ricettario nazionale.
Partiamo dagli ingredienti
Dunque oggi parliamo di cucina toscana e lo facciamo per raccontare un antipasto di pesce classico della costa di quella regione. Si tratta delle acciughe alla povera, un piatto semplice da preparare. Come in tutti i piatti semplici l’unica cosa che conta anche in questo caso è la qualità degli ingredienti: che siano sempre freschissimi e di prima qualità.
Andiamo allora a stilare la lista della spesa e poi passiamo ai pochi e semplici passaggi che ci permetteranno di portare a tavola un piatto della tradizione toscana diventato patrimonio di tutte le cucine d’Italia. Intanto ecco gli ingredienti:
- 500 g alici fresche
- 200 ml aceto di mele
- 4 cipollotti di Tropea
- Peperoncino qb
- Olio extra vergine di oliva qb
Il procedimento
Per prima cosa vanno trattate le alici. Se non avete nozione di come fare, potete guardare in rete uno dei tantissimi tutorial che spiegano come si puliscono: eviterete di gettare tanta buona materia prima solo per imperizia. Una volta capito come operare, eliminate dalle alici la testa e la lista. Quindi potete posizionarle in una terrina e poi coprirle con l’aceto di mele.
Coprite con una pellicola e poi lasciatele marinare in frigorifero per non meno di 3 ore. Quando il tempo della marinatura starà per finire potete prendere i cipollotti, mondarli e poi affettarli molto finemente. Fate la stessa cosa con il peperoncino.
A questo punto le alici avranno finito la loro marinatura e potranno essere trattate. Scolatele dalla marinatura e poi tamponatele con un panno pulito oppure con della carta da cucina. Prendete una pirofila e disponetevi dentro gli ingredienti, creando degli strati di acciughe, cipollotti e peperoncino. Versate olio EVO fino a coprire le acciughe e poi sigillate la pirofila con del film trasparente. Ora mettete la pirofila in frigo la lasciate marinare per una notte intera.
Acciughe alla povera: la ricetta di Livorno, Pisa e Viareggio
Come abbiamo precedentemente spoilerato, le acciughe alla povera sono un piatto tipico della costa toscana. Livorno, Pisa e Viareggio se ne contendono la nascita. Resta il fatto che questo antipasto semplice e veloce lo si può preparare ovunque seguendo la ricetta standardizzata che abbiamo appena illustrato, oppure farsi ispirare dalla preparazione più strong, che è quella comune alle tre città costiere. Dal punto di vista delle indicazioni di consumo le acciughe alla povera possono essere presentate come antipasto assieme a delle verdurine tagliate alla julienne e condite solo con olio EVO oppure, come da tradizione, servite su delle fette di pane e servite come accompagnamento all’aperitivo.
La versione più popolare delle acciughe alla povera
Questa versione è più vicina alla tradizione marinara, non tanto per gli ingredienti, quanto per i passaggi e il modo di trattare la materia prima. Infatti per la versione popolare la prima cosa da fare è assicurarsi della bontà della materia prima. Per questo il suggerimento è quello di abbattere le acciughe per evitare qualsiasi problema di deperimento alimentare.
Dopo averle sciacquate, private della testa e della lisca, mettete le acciughe in una terrina, spolverate con poco sale e copritele con aceto di vino bianco. Poiché questo è più intenso dell’aceto di mele utilizzato nell’altra ricetta, fate marinare le acciughe solo per 3, o massimo 6, ore. In caso contrario l’aceto sarà protagonista coprendo qualsiasi altro sapore. Passato questo tempo scolate le acciughe e poi rimettetele a strati in una terrina, condendo ogni stato con cipolla affettata finemente e olio EVO. Quindi trasferite il tutto in frigo per altre due ore prima di servire. Ricordatevi di servirle a temperatura ambiente, evitando di impiattarle ancora troppo fredde.