La Procura Generale del Venezuela ha emesso un mandato d’arresto contro il presidente argentino, Javier Milei, la segretaria generale della presidenza, Karina Milei, e il ministro della Sicurezza, Patricia Bullrich. La decisione arriva in un contesto di crescenti tensioni tra Javier Milei e il presidente venezuelano, Nicolas Maduro, soprattutto a seguito delle elezioni del 28 luglio scorso.

Venezuela, emesso mandato d’arresto per Javier Milei

Il presidente venezuelano chavista, Nicolas Maduro, e il presidente argentino, Javier Milei, rappresentano due schieramenti politici completamente opposti. Da quando Milei è stato eletto, il 19 novembre, i due leader sudamericani sono stati protagonisti di continui scontri verbali. Maduro ha affermato che alle elezioni ha vinto “l’estrema destra neonazista” e, successivamente, ha definito Milei “bandito” e “pazzo”. A sua volta, Milei, presidente ultraliberale e di estrema destra, ha attaccato Maduro definendolo un “socialista impoveritore”.

I rapporti tra Nicolas Maduro e Javier Milei si sono ulteriormente inasprite dopo il caso del sequestro di un aereo cargo. L’aereo, appartenente alla compagnia di bandiera venezuelana Emtrasur, con a bordo 14 membri dell’equipaggio venezuelani e cinque iraniani, è atterrato in Argentina nel giugno 2022 ed è stato successivamente sequestrato dalle autorità argentine. Il velivolo, un Boeing 747-3B3, era stato acquistato dalla compagnia iraniana Mahan Air, la quale è stata sanzionata dagli Stati Uniti per presunti legami con attività terroristiche. Washington sostiene che l’aereo venisse utilizzato per operazioni segrete da parte di agenti iraniani in America Latina. Mesi dopo, l’11 febbraio scorso, gli Stati Uniti sono riusciti a confiscare l’aereo. L’amministrazione Maduro, tuttavia, continua a sostenere che il velivolo sia stato rubato.

Le relazioni tra Argentina e Venezuela sono ulteriormente peggiorate dopo le elezioni presidenziali del 28 luglio. In seguito al voto, l’amministrazione venezuelana ha espulso i diplomatici argentini da Caracas. All’inizio di agosto, l’Argentina ha riconosciuto Edmundo Gonzalez Urrutia, avversario di Maduro, come “legittimo vincitore e presidente eletto”. L’espulsione del personale dell’ambasciata argentina dal Venezuela ha segnato un’ulteriore tappa nel deterioramento delle relazioni diplomatiche tra i due paesi.

La Procura Generale del Venezuela ha annunciato mercoledì 18 settembre di aver richiesto un mandato d’arresto per Javier Milei, insieme ad altre due figure di spicco del governo: la segretaria generale della presidenza, Karina Milei, e il ministro della Sicurezza, Patricia Bullrich. Il procuratore generale, Tarek William Saab, ha dichiarato di aver avviato un’indagine e di aver nominato due pubblici ministeri per portare avanti la richiesta.

Perché il Venezuela vuole arrestare Milei?

Il mandato d’arresto è legato al caso del sequestro dell’aereo, una questione ancora aperta tra i due paesi. In precedenza, Maduro aveva accusato l’Argentina e gli Stati Uniti di violare le norme aeronautiche internazionali, oltre ai diritti commerciali, civili e politici. Anche Karina Milei e Patricia Bullrich sono coinvolte e accusate di presunte responsabilità nel “furto e smantellamento” dell’aereo.

La reazione dell’amministrazione argentina

Il governo argentino ha respinto le accuse, sostenendo che il caso sia già stato risolto in sede giudiziaria. In particolare, ha sottolineato che un giudice argentino aveva approvato il sequestro dell’aereo su richiesta degli Stati Uniti.

Nel comunicato rilasciato, il ministero degli Esteri argentino ha criticato duramente l’amministrazione Maduro:

Il Governo argentino ricorda al regime venezuelano che nella Repubblica Argentina prevale la divisione dei poteri e l’indipendenza dei giudici, cosa che purtroppo non avviene in Venezuela sotto il regime di Nicolas Maduro.