Ogni 21 settembre il mondo si unisce per celebrare la giornata mondiale della Pace, un’opportunità per riflettere sul valore della pace, intesa non solo come assenza di guerra, ma come condizione di equilibrio, giustizia e rispetto dei diritti umani. La giornata, istituita dalle Nazioni Unite nel 1981 – originariamente pensata il terzo martedì di settembre per poi essere spostata, nel 2001 al 21 settembre, affinché si potesse celebrare ogni anno nello stesso giorno – ha come simbolo principale la colomba bianca con un ramo d’ulivo risalente alla mitologia antica e presente in varie culture e religioni, diventando così, fino ai giorni nostri, un’immagine universale di speranza e pace.

La Giornata della pace ricorre ogni anno il 21 settembre, ecco quali sono i temi degli ultimi due anni

Ogni anno, le Nazioni Unite scelgono un tema specifico per questa giornata, adattandosi ai contesti attuali. Il tema scelto per il 2023, “Azioni per la pace: la nostra ambizione per i #GlobalGoals”, puntava al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile per rafforzare e diffondere una cultura di pace. Il tema di quest’anno, “Coltivare una cultura di pace”, sottolinea, invece, l’importanza di costruire società basate sul dialogo, l’empatia e il rispetto dei diritti umani. Iniziative per la pace, marce per la pace, dibattiti, conferenze e momenti di silenzio per ricordare le vittime dei conflitti: sono alcuni tra i tanti eventi di sensibilizzazione organizzati dalle comunità in tutto il mondo. In Italia dal 1961 si svolge la marcia della Pace Perugia-Assisi, sicuramente uno dei momenti più importanti dell’impegno pacifista del Paese.

La pace è un obiettivo che richiede sforzi congiunti: dialogo aperto e la volontà di superare le divisioni

Il mondo contemporaneo è segnato da molteplici sfide: conflitti armati, crisi climatiche, disuguaglianze economiche e sociali. In questo contesto, la pace non è solo un obiettivo, ma una necessità. La Giornata Mondiale della Pace ci ricorda che la costruzione di un futuro senza conflitti richiede l’impegno di tutti, dalle istituzioni internazionali ai singoli cittadini. In un’epoca di sfide globali, la speranza di una convivenza pacifica rimane il faro che può guidare il nostro cammino verso il futuro.