Chiara Petrolini avrebbe ammesso di aver partorito e ucciso anche il secondo neonato trovato sepolto nel giardino della sua casa di Vignale di Traversetolo, a Parma: è quanto riportato oggi, 18 settembre 2024, da diversi quotidiani locali. Quella che finora era solo un’ipotesi sarebbe diventata, quindi, una certezza. Ecco la ricostruzione del caso, dall’inizio.

Chiara Petrolini e i due neonati sepolti in giardino a Parma: cosa è successo?

Tutto inizia il 9 agosto scorso, quando, in un giardino di Vignale di Traversetolo, a Parma, un cane disseppellisce un telo in cui è avvolto il corpicino di un neonato e un uomo dà l’allarme. Dall’esame del Dna emerge che la madre del bimbo – nato vivo, secondo l’autopsia – è la 22enne che insieme alla sua famiglia vive nella villetta adiacente al terreno.

Si chiama Chiara Petrolini, studia Giurisprudenza all’università e lavora come baby-sitter. Chi la conosce parla di lei come di una “ragazza tranquilla”, una “studentessa modello“, un’insospettabile. E fatica a credere che possa davvero aver partorito e ucciso il figlio.

Il padre è il suo fidanzato, un suo coetaneo. Interrogato, spiega di non aver mai saputo di una gravidanza. Petrolini però conferma tutto. Messa alle strette dagli inquirenti che indagano per omicidio e occultamento di cadavere sulla morte del neonato, racconta che il 7 agosto, dopo essersi autoindotta il parto in bagno (con un farmaco acquistato online), ha dato alla luce il bambino per poi seppellirlo in giardino.

Dice anche che subito dopo è uscita con le amiche e che due giorni più tardi, il 9 agosto, è partita per New York insieme ai genitori e al fratello. Questi ultimi, come il fidanzato, sostengono di non essersi mai accorti di nulla. Sui social in tanti si interrogano su come sia possibile. Si chiedono perché la 22enne possa essere arrivata a tanto senza chiedere aiuto.

Per quale motivo non abbia preferito lasciare il bimbo in una “culla per la vita” anziché ucciderlo. Poche ore fa, la nuova notizia: nel corso di un interrogatorio a cui è stata sottoposta Petrolini avrebbe confessato di aver sepolto anche il secondo neonato trovato senza vita nel suo giardino il 13 settembre.

La 22enne non avrebbe avuto complici

Il rinvenimento era stato fatto dai carabinieri del Ris che, a colpo sicuro, avevano scavato nel terreno, come se sapessero cosa vi avrebbero trovato. Sembra che, in effetti, avessero avuto il sentore di un secondo infanticidio: la ragazza, poco prima del 7 agosto, avrebbe cercato su Google: “Come partorire il secondo figlio“.

Il bimbo nato appunto ad agosto. Il primo, quello il cui corpicino è stato rinvenuto più tardi, sarebbe stato partorito circa un anno fa. Il procuratore Alfonso D’Avino, che coordina le indagini sul caso, ha precisato, in un comunicato, che “può ritenersi accertata” l’estraneità dei genitori della ragazza. Stando a quanto emerso finora, la 22enne avrebbe tenuto nascosto tutto a tutti.

Non venendo seguita, in aggiunta, da nessuna figura professionale. C’è però chi nutre dei sospetti. La madre del fidanzato – che ha già fatto sapere che, se avesse saputo del figlio, lo avrebbe tenuto (non si sa, al momento, se anche l’altro fosse suo) – ha detto, in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, che

non è possibile che abbia fatto tutto da sola.

Saranno gli accertamenti in corso a fugare ogni dubbio. Intanto la 22enne resta libera. Il gip, infatti, ne avrebbe negato l’arresto. Almeno qualche tempo fa. Ora dovrà decidere su una nuova richiesta della Procura.