Aumenti in busta paga e pensioni in arrivo già da qualche mese? Prima l’aumento degli stipendi, poi quello delle pensioni. Ma si tratta davvero di un gesto di generosità da parte del governo italiano o c’è dell’altro? Come cambierà la situazione per lavoratori e pensionati dal 2025? Sarà il tanto atteso cambiamento o solo l’ennesima illusione che cela rigide imposizioni? Molte sono le domande giunte in merito al bonus una tantum per lavoratori e pensionati, previsto per dicembre. In tanti temono che l’anticipo delle risorse nasconda un inasprimento delle condizioni per il prossimo anno. Vediamo insieme le ultime novità.

Aumenti busta paga e pensioni

Recentemente è circolata la notizia dell’anticipo del bonus a dicembre per stipendi e pensioni, una mossa che potrebbe alleggerire la legge di Bilancio 2025 e permettere di evitare tagli per lavoratori e pensionati all’inizio del nuovo anno.

Ed è questo il principale motivo per cui la maggioranza politica sta valutando l’ipotesi di anticipare il cosiddetto “bonus Befana” a dicembre 2024.

Ma è davvero un gesto di generosità o c’è altro sotto? Quando mancano le risorse finanziarie, infatti, il volto del governo cambia, e più volte sono stati annunciati cambiamenti radicali nella gestione di bonus, aiuti e incentivi sociali, inclusi lAssegno Unico per i figli a carico. In quest’ultimo caso, si attende un rafforzamento del beneficio, ma potrebbe anche esserci una restrizione della platea degli aventi diritto.

Manca ancora qualche mese alla presentazione della legge di Bilancio 2025, e lavoratori e pensionati sperano in un aumento di stipendi e pensioni entro dicembre. Una strategia punta ad anticipare risorse ai cittadini per snellire la spesa prevista nella Manovra del 2025.

Il piano dovrebbe diventare operativo entro dicembre e si basa su due punti fondamentali: il primo è immettere liquidità nelle tasche delle famiglie durante il periodo natalizio, oltre alla tredicesima mensilità; il secondo è ridurre il debito pubblico secondo le direttive europee. In particolare, anticipare miliardi nel 2024 consentirebbe, in modo “indiretto”, di alleggerire le spese previste nella prossima manovra finanziaria.

A quanto ammonta il bonus di dicembre 2024

Secondo quanto riportato da quifinanza.it, in vista della nuova legge di Bilancio 2024, il governo Meloni sta lavorando a un piano nazionale per liberare risorse da destinare al prossimo anno.

Il tema è attuale, tanto che il governo ha preannunciato tagli a bonus, sussidi e altre agevolazioni. Tra le ipotesi sul tavolo c’è l’anticipo delle risorse del 2025, che verrebbero erogate a pensionati e lavoratori entro il 31 dicembre 2024. Questo permetterebbe di mettere liquidità immediata nelle tasche degli italiani in vista delle spese natalizie e di alleggerire la Manovra del 2025.

Uno degli interventi che potrebbe essere anticipato è l’adeguamento delle pensioni all’inflazione, calcolato in base all’indice ISTAT. A partire dal 1° gennaio di ogni anno, infatti, il ministro dell’Economia e delle Finanze, in collaborazione con il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, emana un decreto che dispone l’adeguamento delle pensioni all’inflazione, sulla base dei dati forniti dall’ISTAT.

Se viene registrato un aumento dei prezzi, viene applicato un conguaglio. Anticipare questo adeguamento permetterebbe di ridurre le risorse necessarie per la Manovra del 2025. Tuttavia, gli importi in questione non sarebbero particolarmente elevati, trattandosi di una rivalutazione piuttosto contenuta.

Per quanto riguarda i lavoratori pubblici, il governo potrebbe destinare 5 miliardi di euro da distribuire sotto forma di una tantum a dicembre, in concomitanza con il rinnovo dei contratti.

I dipendenti pubblici senza un contratto rinnovato potrebbero ricevere una tantum dal 1° gennaio 2025, che verrebbe anticipata a dicembre 2024. Tuttavia, i sindacati potrebbero non accogliere favorevolmente questa iniziativa, preferendo invece un aumento stabile degli stipendi piuttosto che un bonus temporaneo.

In conclusione, ricordiamo che al momento si tratta solo di ipotesi, e ci sono diverse soluzioni in discussione sul tavolo del governo.