Tensione e paura. Dopo aver atteso giorni e aver avuto raccomandazioni da parte dei leader mondiali, alla fine le truppe russe hanno attaccato in modo massiccio la regione di Zaporizhzhia. Un attacco improvviso che, per il momento, ha visto morire due persone e ferite cinque.

A riportarlo con grande timore di quello che può accadere vista la vicinanza della centrale nucleare è il governatore locale, Ivan Fedorov, che viene chiamato in causa dalla Pravda ucraina. Ora si temono altri attacchi anche e soprattutto dopo quello che c’è stato a inizio settembre dove di morti ce ne furono 180.

E’ un momento di grandissima tensione in quell’area anche perché le maggiori preoccupazioni sono proprio per la centrale nucleare che, avrebbe già riportato danni, seppur di lieve entità nell’ultimo attacco da parte dei russi.

Ucraina, i russi prendono di mira la zona della centrale nucleare seppur sia da loro controllata

Un attacco che ha colto di sorpresa la milizia ucraina che adesso sta cercando di difendersi e rispondere a qaunto è accaduto in queste ultime ore. Il report è ancora in via d’aggiornamento, ma le cronache non sembrano essere buone, anzi per la verità col passare delle ore appaiono sempre più drammatiche.

La comunità di Komyshuva è stata colpita. Attualmente è in corso la ricerca di persone sotto le macerie. La Russia ha lanciato droni d’attacco in altri territori dell’Ucraina. In diverse regioni è stata dichiarata l’allerta aerea. Lo riferisce l’Aeronautica Militare. Alle 20,42, la regione di Sumy ha segnalato la minaccia di attacchi di droni. Alle 20,45 l’allarme si è diffuso nell’oblast di Kharkiv. 

Alle 21, i militari hanno segnalato un veicolo aereo senza pilota nell’oblast di Sumy. Alle 22,19 è stato segnalato un pericolo aereo nelle regioni di Cherkasy e Kirovohrad. Alle 22,50 un veicolo aereo senza pilota è stato segnalato nell’oblast di Sumy in direzione sud, uno a nord vicino al confine con la Federazione Russa.

Ancora si pensa a quanto è accaduto ad agosto quando prese fuoco una parte della centrale, col presidente ucraino Volodymyr Zelensky che prese la parola e tranquillizzò tutti, spiegando che “finché i russi occupano la centrale nucleare la situazione non sarà normale. Fin dal primo giorno dell’occupazione, la Russia ha usato l’impianto per ricattare l’Ucraina e il mondo intero“. Gli organi di vigilanza nucleare controllano la situazione giorno dopo giorno, anche perché non si può rischiare, soprattutto in un momento del genere, anche se ogni volta che c’è un attacco da quelle parti si teme sempre il peggio e il fatto che fino ad ora non si accaduto nulla di grave “è quasi un miracolo”