Per il 1° ottobre è prevista l’entrata in vigore della patente a punti nei cantieri, ma proprio dalla maggioranza è stato richiesto il rinvio al 2025.

In tre emendamenti presentati alle Commissioni Bilancio e Finanze del Senato, da parte di Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega, è stato richiesto che l’avvio del sistema venga spostato al 2025. Le opposizioni, da parte loro, hanno chiesto un rinvio di sei mesi.

La misura convince molto poco sia le forze di opposizione che gli stessi costruttori. Questi ultimi ne chiedono una modifica.

A meno di due settimane dal 1° ottobre, cosa sappiamo sulla misura?

Richiesto il rinvio della patente a punti al 2025

Il 1° ottobre 2024 partirà la patente a punti per lavorare nei cantieri, in base al termine fissato dal Decreto PNRR.

Tuttavia, tre emendamenti identici al Decreto omnibus presentati alle Commissioni Bilancio e Finanze del Senato, da parte di FdI, FI e Lega, chiedono di rinviare di tre mesi l’avvio del sistema.

Il rinvio al 1° gennaio 2025 richiesto è un forte segnale del fatto che sul sistema dei crediti per lavorare nei cantieri ci sono ancora molti dubbi.

Se le forze di maggioranza hanno richiesto il rinvio di tre mesi, le Autonomie e il PD chiedono un rinvio di sei mesi, facendo scivolare l’obbligo a partire dal 1° aprile 2025.

Questa “patente per tutti” ha l’obiettivo di aumentare i livelli di sicurezza nel settore edilizio, considerati i numerosissimi infortuni e le morti sul lavoro. La partente sarà obbligatoria per tutti i cantieri, con la sola esclusione di chi effettua forniture oppure prestazioni di natura intellettuale.

Come funziona la patente a punti

Ancora non abbiamo dettagli completi sugli ambiti di applicazione della patente a punti. Tuttavia, è noto, almeno per il momento, che inizialmente avranno 30 punti e sotto la soglia dei 15 punti non sarà possibile operare.

In caso di incidente mortale verranno decurtati 20 punti, 15 oppure 10 punti qualora l’incidente determini un’inabilità. Verranno tolti dai 10 ai 7 punti, in caso di violazioni.

I crediti vengono decurtati in seguito a provvedimenti definitivi. In caso di infortunio mortale è prevista anche la sospensione della patente fino a 12 mesi. La sospensione, in questo caso, è assolutamente obbligatoria.

Come abbiamo detto, la patente è obbligatoria per tutti, ma per le imprese e i lavoratori autonomi stabiliti in uno Stato membro dell’Unione europea diverso dall’Italia o in uno Stato non appartenente all’Unione europea è sufficiente il possesso di un documento equivalente. Tale documento deve essere obbligatoriamente rilasciato dall’autorità del Paese d’origine competente.

Perché la patente a punti convince poco (o non convince)

La patente a punti non convince tanto. I costruttori, per esempio, non sono molto felici di questo sistema, in quanto lo ritengono uno strumento molto poco idoneo a perseguire il suo intento: maggiore sicurezza sul lavoro.

Questo nuovo meccanismo, infatti, non andrebbe ad aggiungere nulla di nuovo alle già numerose disposizioni di sicurezza, se non ulteriore burocrazia.

La patente a punti rinvio al 2025: ma verrà davvero prorogata?

Le richieste sono state avanzate, ma a quanto pare il termine del 1° ottobre sarà comunque rispettato.
Non ci sarà nessun rinvio e neppure un regime transitorio. Tuttavia, ancora non ci sono indicazioni circa l’operatività del portale INL. Questo dovrà consentire alle imprese e ai lavoratori autonomi di presentare la domanda per il rilascio della patente a punti.

Molto probabilmente, sarà pubblicato proprio in questi giorni il regolamento attuativo. Non ci resta, quindi, che attendere per vedere se, effettivamente, la patente entrerà in vigore il 1° ottobre oppure se verrà disposta una proroga in extremis.