Sono un migliaio i feriti per l’esplosione di alcuni cercapersone ad opera dell’esercito di Israele in Libano oggi 17 settembre 2024. Non è ancora chiaro il numero di persone che hanno riportato feriti, si sa che almeno cinque sono in gravi condizioni. L’operazione è avvenuta nel contesto della guerra contro Hezbollah, il gruppo sciita armato finanziato dall’Iran che da mesi sta assediando il nord di Israele.
I servizi segreti israeliani hanno annunciato che è stato sventato il tentativo da parte di Hezbollah di uccidere un ex alto funzionario della sicurezza di Tel Aviv. I miliziani del Partito di Dio avrebbero utilizzato un ordigno esplosivo fatto esplodere a distanza.
Esplosioni in Libano, ferite migliaia di persone: il punto della guerra in Medio Oriente oggi 17 settembre 2024
I media libanesi hanno affermato che i cercapersone esplosi in Libano hanno ferito circa 1.000 persone. L’esercito di Tel Aviv avrebbe hackerato i dispositivi di comunicazione utilizzati da Hezbollah, facendoli esplodere. Una bambina di dieci anni è rimasta uccisa in una delle esplosioni. Lo hanno riferito la famiglia della piccola e fonti vicine al movimento sciita filo-iraniano. Secondo quanto riportato dai principali quotidiani israeliani, gli hacker avrebbero fatto surriscaldare i cercapersone utilizzati dalle milizie sciite fino a farli esplodere. In uno dei video diffusi sul web è possibile vedere un uomo legato ad Hezbollah in un mercato che rimane ferito dopo l’esplosione del suo cercapersone. A Damasco hanno perso la vita 7 persone a causa delle esplosioni.
Inizialmente Netanyahu ha preso le distanze dall’attacco hacker di oggi. Il premier israeliano aveva detto qualche giorno fa che prima della sua visita a New York non avrebbe attaccato il Libano. I media locali riferiscono inoltre che l’ufficio di Netanyahu ha ordinato a tutti i membri della coalizione di non rilasciare interviste su questo argomento.
L’ambasciatore iraniano in Libano Mojtaba Amani è tra le oltre 1000 persone ferite nella serie di esplosioni di cercapersone in Libano e in Siria. Lo riporta l’agenzia di stampa iraniana Mehr. Non è ancora disponibile un bilancio preciso dei morti nell’attacco hacker ai cercapersone.
#Breaking: hundreds of #Hezbollah operatives injured by the explosion of their beeper/communication devices, across #Lebanon, including in #Beirut.#October7Massacre #Israel #Hamas #Iran #BringThemAllHome pic.twitter.com/jmqzAXfrwK
— Erez Neumark 🇮🇱🇧🇪 (@ErezNeumark) September 17, 2024
Il ministero della Salute libanese: “Più di duemila feriti”
Il ministero della Salute libanese, in una dichiarazione diffusa dai media locali, ha chiesto alle persone di allontanarsi dai dispositivi di comunicazione wireless dopo i recenti episodi. Il ministero segnala un “gran numero di feriti” a causa dei cercapersone esplosi in tutto il Libano. Diversi boati sono stati uditi anche in Siria. Il governo del Libano ha puntato il dito contro Israele accusandolo di aver ordito l’attacco hacker contro Hezbollah.
I video che circolano sui social media pretendono di mostrare il momento in cui i cercapersone utilizzati dai miliziani di Hezbollah sono esplosi in Libano. L’agenzia di stampa Reuters ha definito quello che si è verificato oggi la più grande violazione della sicurezza dal 7 ottobre. Stando a quanto riportato dai media locali, i cercapersone che sono esplosi in Libano erano modelli di ultima generazione acquistati da Hezbollah molto recentemente. Gli Houthi hanno condannato l’attacco di Israele al Libano definendolo atroce.
Sei giorni fa un elicottero dell’esercito israeliano si è schiantato a Gaza.
🇱🇧🇮🇱 Pagers explode across Lebanon!
— Lord Bebo (@MyLordBebo) September 17, 2024
Al Jazeera: “The explosion of communication devices in Lebanon was caused by a breach through wireless technology.”
Explosions occurred in:
– The southern suburbs
– Bekaa
– Nabatieh
– Al-Housh
– Bint Jbeil
– Tyre
– Southern Lebanon
It is… pic.twitter.com/EqmmLy9qzE