Se non volano stracci, poco ci manca. Gli scambi di accuse, le malignità fatte trapelare, le dispute sui principi cardine, dallo statuto al simbolo, con tanto di ricorso agli avvocati, stanno trasformando il Movimento 5 Stelle in una polveriera ormai sul punto di deflagrare. E nello scontro ormai senza esclusione di colpi tra Beppe Grillo e Giuseppe Conte sembra giocare un ruolo fondamentale Virginia Raggi, con l’ex sindaca di Roma costretta a ricorrere a un post su Instagram per scacciare i sospetti di un suo coinvolgimento diretto.
Qualcuno, infatti, vede Raggi come candidata numero uno alla leadership del Movimento dopo una scissione che, malgrado smentite e frasi di circostanza, sembra farsi sempre più concreta.
Conte contro Grillo, Raggi su Instagram nega di voler guidare il partito
Poche righe, quelle pubblicate oggi, 17 settembre 2024, dall’ex sindaca sui suoi canali social, scritte con l’evidente volontà di smentire voci di corridoio che si fanno più numerose ogni giorno che passa. Una pressione dovuta anche alle tensioni ormai alle stelle tra i due ‘litiganti’, certificata dalla richiesta di chiarimenti da parte del garante sulla Costituente che si svolgerà a ottobre, ulteriore segnale di una sfiducia crescente.
Nel suo post, Virginia Raggi scrive chiaramente di non voler “prendere la guida di nessun partito né partecipare a congiure di palazzo“, sostenendo che i “doppi fini” non fanno parte della sua natura. Ma sottolinea con decisione che continuerà a esprimere le proprie opinioni e giudizi “senza dover chiedere il permesso a qualcuno“.
Chi guiderà il M5S?
Un post che sembra presentare, però, il classico caso di ‘excusatio non petita, accusatio manifesta’. Perché, infatti, uscire così allo scoperto di fronte a quelle che, finora, sono state solo voci di palazzo?
La presa di posizione dell’ex sindaca di Roma arriva solo pochi giorni dopo l’intervista rilasciata a Maria Latella per il suo nuovo programma su Rai 3 ‘A casa di Maria’. In quell’occasione, pur non prendendo esplicitamente posizione nella disputa tra Conte e Grillo, apparve evidente come la Raggi fosse molto critica verso l’operato dell’ex presidente del Consiglio, a partire dal campo largo con il Pd che per l’ex sindaca non esitò a definire un tradimento.
Giudizi che le hanno attirato i sospetti dell’entourage di Conte, alimentati dalla scelta di Grillo di rivolgersi, in queste settimane concitate, all’avvocato romano Pieremilio Sammarco, presso il quale lavorava proprio la Raggi prima della sua nomina a sindaca di Roma nel 2016.
Per gli avversari interni del garante una ‘coincidenza’ a cui è molto difficile credere.