Giovedì 19 settembre, alle ore 10.30, si aprono i lavori della dodicesima edizione della Sea, la Scuola Estiva Arpinate, nella Sala conferenze dell’hotel “Il Cavalier d’Arpino”, sull’uso dell’intelligenza artificiale nel diritto e nella politica. La relazione di apertura sarà tenuta dal prof. Francesco Romeo, professore ordinario di Filosofia del Diritto alla Federico II.
La formula della Scuola Estiva Arpinate è quella collaudata nelle passate edizioni: per quattro giorni professori di diverse discipline ed orientamento si confronteranno su un tema di attualità, alla presenza di un pubblico costituito in prima istanza da venti studenti provenienti da varie località italiane, vincitori di una borsa di studio, che garantirà loro l’ospitalità ad Arpino presso l’hotel “Il Ciclope”.
Scuola Estiva Arpinate, 12esima edizione
Ne parliamo con il prof. Enrico Ferri, che insegna Filosofia del Diritto all’Unicusano ed è l’ideatore ed il promotore di questa iniziativa.
D) Professor Ferri, la Scuola Estiva Arpinate giunge alla dodicesima edizione. Una bella soddisfazione per Lei, aver ideato e promosso una delle più longeve Summer School attive in Italia!
R) L’idea venne al compianto amico e Preside di Giurisprudenza a Cassino, Francesco Salerno, ed attuata, nelle prime edizioni, anche grazie all’aiuto di due amici, il Senatore Massimo Struffi di Arpino e Cinzia Felci, allora Direttrice Generale alla Regione Lazio. L’idea era di portare ad Arpino studenti provenienti da varie parti dell’Italia per approfondire una tematica di attualità affrontata da docenti, accademici ed esperti. Nelle ultime edizioni, ad esempio, si è analizzato il tema della guerra in Europa e quello del lavoro e dell’insegnamento nell’era della Rivoluzione telematica.
D) Negli ultimi anni la SEA si è svolta nella sede della Fondazione Mastroianni, dove in diverse occasioni lei ha anche organizzato delle mostre. Quest’anno però i lavori si svolgeranno nella sala conferenze dell’Albergo “Il Cavalier d’Arpino”.
R) Per motivi di ordine diverso abbiamo dovuto cambiare sede. La nuova gestione della Fondazione Mastroianni ci ha chiesto un Cachet intorno ai mille euro, per noi non sostenibile. La SEA è finanziata solo dall’Unicusano, con un contributo più modesto dall’Università della Magna Graecia, grazie al prof. Alberto Scerbo, Collega ed amico che cura con me la direzione scientifica della SEA. Nell’insieme non si raggiungono i diecimila euro, per ospitare ad Arpino per 4 giorni 20 studenti e circa 12/15 docenti. Enti locali come il Comune e la Provincia non ci hanno mai dato contributi.
D) Quest’anno si svolgerà una mostra nei giorni della SEA, come in molte passate edizioni?
R) Purtroppo no, anche se un mio amico, originario di una cittadina vicina ad Arpino, mi aveva messo a disposizione la sua collezione privata di quadri, di artisti di assoluto prestigio e livello, risalenti soprattutto ai decenni fra le due guerre, alcune di queste opere mai esposte prima.
D) Sarebbe stata una bella iniziativa, esporre quadri di rilievo nazionale in un contesto come la Fondazione Mastroianni.
R) Da più di un anno la Fondazione Mastroianni ha una nuova direzione e Consiglio di amministrazione, eletti dal Presidente della Provincia; nuova gestione che ha ereditato problemi non risolti e di suo ne ha aggiunti altri, per la incapacità-non volontà di migliorare lo stato delle cose. Chiunque si collegasse al sito della Fondazione, vedrebbe che nell’ultimo anno non è stata promossa alcuna iniziativa. Ho chiesto se avessero potuto organizzare la mostra di cui parlavo sopra, ma in modo confuso mi è stato risposto che la Fondazione Mastroianni è sprovvista di un sistema di sicurezza e neanche hanno un preventivo sui costi di un tale impianto, almeno questo mi è stato riferito. Per non parlare di altri locali della Fondazione, come le stanze della Foresteria e alcune sale, in stato di abbandono. Manca persino una convenzione fra la Provincia, che è proprietaria della Fondazione. Del resto, la nuova Presidente della Fondazione è una guida turistica e sarebbe interessante sapere dal Presidente della Provincia, con quale criterio la ha scelta in un ruolo che avrebbe richiesto una figura professionale diversa, quella di un esperto d’arte con attitudini manageriali. La cosa grave, gravissima per la politica culturale di Arpino e per lo sviluppo del turismo culturale legato alle mostre, ai convegni, ecc., è che questi problemi non li solleva nessuno: né a livello locale, né provinciale, né regionale.
D) Ma il nuovo sindaco di Arpino è Vittorio Sgarbi e la Fondazione Mastroianni, se adeguatamente allestita e funzionante potrebbe essere, anche grazie a lui, un volano per l’economia arpinate.
R) Non mi risulta che sia mai stato coinvolto dall’attuale gestione, come non lo è il senatore Struffi, che ne è Presidente onorario e al quale si devono gran parte dei lavori di ristrutturazione di questa realtà. Circa un anno addietro, Sgarbi aveva proposto alla Fondazione di allestire una mostra su Ugo La Pietra, ma non se ne è fatto niente, per i limiti su indicati. L’attuale paralisi della Fondazione Mastroianni, seppure in parte ereditata, ha delle conseguenze assai negative per la politica culturale e per un turismo museale e convegnistico non solo per Arpino, ma per l’intera provincia.
D) Quest’anno la SEA si svolgerà nei locali del Cavalier d’Arpino, altro luogo iconico della realtà arpinate
R) Il Cavalier d’Arpino è un albergo che si trova in un antico opificio che risale all’Ottocento con un parco secolare assai suggestivo e ben tenuto. In tutte le edizioni della SEA i relatori sono stati ospitati in questa struttura, che dispone di spazi adeguati per concerti, conferenze, ecc., tanto nel parco che nelle sale interne, alcune con interessanti e secolari affreschi.
D) Il tema della edizione della SEA 2024 è “Intelligenza artificiale, diritto e politica”, con quale criterio ha scelto questo argomento?
R) Le varie edizioni della SEA si sono sempre occupate di temi legati a vicende contemporanee. L’Intelligenza artificiale, sarà una realtà con la quale questa generazione e le prossime dovranno fare i conti.
D) Si può considerare una novità?
R) Non direi, rappresenta il grande ambito della tecnica, cioè delle elaborazioni dell’intelletto umano e molte questioni ad essa collegate le ritroviamo da alcuni secoli nel dibattito filosofico e persino nella letteratura o nel cinema. Basti pensare a “Frankestein” e a “2001 Odissea nello spazio”. L’elemento di novità, una novità non di poco conto, è dato dal fatto che l’”artificio” creato dall’uomo e dotato di una forma di intelligenza è assai evoluto ed articolato, perché è il frutto della combinazione di una serie di scienze, come l’informatica e la robotica che hanno raggiunto negli ultimi anni sviluppi prima inimmaginabili.
D) Alcuni mettono in evidenza i rischi e i pericoli dell’Intelligenza artificiale, sostengono che vada controllata e regolamentata. Lei cosa pensa al riguardo?
R) Il tema è assai complesso, ma mi sembra che non si possono eludere alcuni aspetti essenziali. L’intelligenza artificiale ha prevalentemente una funzione strumentale, suppletiva e per più versi additiva nei confronti dell’intelligenza umana “naturale”, ammesso che esistano forme di intelligenza articolate puramente naturali. Non si può “moralizzare” lo strumento, ma semmai il suo artefice e l’uso che se ne vuol fare. Certi strumenti e certe funzioni non si possono rendere più etici, perché sono per loro natura letali ed immorali. La censura andrebbe fatta all’origine, nel senso che in certi campi l’intelligenza artificiale non andrebbe applicata, perché renderebbe più efficaci, quindi più letali, certe funzioni. Mi riferisco, ad esempio, alle armi di varia natura. Ma, mi rendo conto che questa è una pia illusione. I limiti e i pericoli dell’intelligenza artificiale sono i limiti dell’intelligenza naturale.
I lavori della SEA 2024 inizieranno giovedì alle 10.30, con la relazione del prof. Francesco Romeo della Federico II e proseguiranno nel pomeriggio e nelle giornate di venerdì e sabato. L’iniziativa si terrà ad Arpino, nella Sala conferenze de “Il Cavalier d’Arpino” e sarà aperta agli interessati. Venerdì 20 settembre, sempre al “Il Cavalier d’Arpino”, ci sarà un concerto del Trio Alysée: soprano Sara Chiglia, sassofono Enzo Filippetti, Emanuela Longo al piano. Il concerto sarà aperto al pubblico e seguirà una cena a buffet, preparata dal ristorante “Il Ciclope”, con l’esposizione-degustazione di prodotti tipici del territorio arpinate ed i vini dell’Azienda Cominium, di San Donato Val Comino.