Il programma culturale dell’Autunno 2024 si impreziosisce di un’imperdibile mostra dedicata al pittore Antonio Ligabue. La rassegna vuole omaggiare così la lunga e florida carriera di uno dei più famosi artisti dell’espressionismo in Italia. Sarà inoltre la prima volta in assoluto che le opere di Antonio Ligabue saranno esibite a Bologna.

La mostra dunque è un’occasione non solo per gli appassionati di arte ma anche per gli abitanti più curiosi e i tanti turisti in visita in città.

Mostra Antonio Ligabue 2024 Bologna: date e orari

La Mostra dedicata ad Antonio Ligabue sarà aperta al pubblico da giovedì 3 ottobre 2024. Gli interessati avranno diverse settimane di tempo per ammirare le opere esposte. La rassegna infatti si protrarrà fino al 28 febbraio 2025.

Ad ospitare l’evento sarà il prestigioso Palazzo Pallavicini, che con il suo fascino storico e la maestosità architettonica regalerà la giusta cornice culturale.

La mostra sarà visitabile da martedì a domenica dalle ore 10:00 fino alle 20:00, con ultimo ingresso serale fissato per le ore 19:00. Ogni lunedì Palazzo Pallavicini osserverà la chiusura completa.

Apertura regolare anche venerdì 4 ottobre 2024 in concomitanza con la festa patronale di San Petronio e nella festività di Ognissanti del 1° novembre 2024 e dell’Immacolata dell’8 dicembre 2024.

Apertura straordinaria poi 23 e 30 dicembre 2024 e 6 gennaio 2025, che cadono di lunedì. Il giorno di San Silvestro l’orario di chiusura sarà anticipato alle 17:00, mentre il 1° gennaio 2025 l’apertura avverrà dalle 14.00. Nelle giornate di Natale e di Santo Stefano il Palazzo Pallavicini osserverà la chiusura completa.

Opere

La mostra è organizzata da Pallavicini s.r.l. che si è avvalsa della Direzione Artistica di WeAreBeside. Il progetto è sostenuto dalla Fondazione Augusto Agosta Tota per l’archivio Antonio Ligabue e vede il contributo in qualità di produttore dell’azienda specializzata SM.Art.

I visitatori avranno modo di osservare da vicino oltre 120 produzioni artistiche del celebre pittore espressionista. Un viaggio immersivo e completo che descriverà l’evoluzione stilistica, la vita privata, i turbamenti e i temi ricorrenti che hanno contraddistinto le sue opere.

Non solo dipinti, sebbene questi costituiscano più della metà della mostra. In esposizione anche decine tra sculture, disegni, bozzetti e incisioni. Tra questi capolavori avremo modo di ammirare anche 12 autoritratti e 7 suggestive raffigurazioni di tigri all’atto di sferrare il morso fatale alla propria preda. La giungla con tutta la sua crudeltà è infatti uno dei temi ricorrenti analizzato dall’artista. Celebri in tal senso “Testa di Tigre” del 1953, “Leopardo” del 1955, e la scultura “Busto di Gorilla” del 1956.

Tutte le opere in mostra appartengono a collezioni private, banche o esposizioni museali. L’esposizione di Palazzo Pallavicini sarà infine impreziosita dalla proiezione di una versione ridotta ed aggiornata del documentario che il regista Enzo Aldoni ha realizzato in omaggio alla figura di Antonio Ligabue nel 2015.

Biglietti

Per visitare la mostra sarà sufficiente acquistare il titolo di ingresso presso la biglietteria fisica a Palazzo Pallavicini oppure attraverso il portale online di Ticketone.

L’opzione “open” ha un costo fisso di 18,00 euro a persona e consente l’ingresso senza bisogno di prenotazione anticipata nella data scelta. Consente di saltare la coda alla biglietteria ed è valida anche nei giorni festivi e nei weekend.

In alternativa si può optare per il biglietto a data fissa. In questo caso la tariffa intera è di 16,00 euro, escluse le commissioni di acquisto digitale.

I bambini e i ragazzi tra i 6 e i 18 anni di età hanno diritto alla tariffa ridotta pari a 14,00 euro a testa. Stessa cifra anche per tutti gli over65 e gli studenti universitari che non abbiano già compiuto 26 anni. 12 euro sarà invece la quota singola spettante ai componenti di gruppo di almeno 10 persone. I bambini al di sotto dei 6 anni e i portatori di disabilità entrano gratuitamente.

Sempre a settembre sarà possibile visitare anche la Mostra di Matisse a Venezia.