La nuova stagione di Champions League è ormai alle porte, un’edizione che avrà diverse novità rispetto agli ultimi anni. Saranno bene cinque le italiane ai nastri di partenza e, tra queste, c’è anche la Juventus. Ma come gioca il PSV, prossimo avversario dei bianconeri? La squadra di Thiago Motta farà infatti il suo esordio europeo domani pomeriggio, martedì 17 settembre, alle ore 18:45. Il match con il club olandese si disputerà all’Allianz Stadium, che farà quindi da palcoscenico al ritorno in Champions League dopo circa un anno di assenza. Gli avversari della prima giornata saranno quindi gli attuali campioni dell’Eredivisie, guidati da Peter Bosz, partiti in grande stile anche nel campionato 2024/2025. Andiamo alla scoperta del modulo, dell’allenatore e dei giocatori da seguire in vista della partita contro la Juventus.

Come gioca il PSV? Modulo e allenatore

Ma come gioca il PSV? L’allenatore del club olandese è, come detto, l’olandese Peter Bosz. Il tecnico classe 1963 ha accumulato grande esperienza in giro per l’Europa, dopo una carriera da calciatore vissuta in gran parte in Patria e otto presenze con la Nazionale dei Paesi Bassi. Significative le esperienze con l’Ajax, dove perde una finale di Europa League contro il Manchester United, e il Bayer Leverkusen. Si tratta di un allenatore che, seguendo le tipiche dinamiche del calcio olandese, predilige il calcio offensivo e un gioco basato soprattutto sul possesso palla. Il modulo prestabilito è il 4-3-3 che vede in de Jong il principale terminale offensivo. Un sistema decisamente ben collaudato che, nelle prime cinque gare di campionato, ha portato i Campioni d’Olanda a collezionare cinque vittorie su cinque con ben 2 gol all’attivo e solo 3 subiti.

Una macchina praticamente perfetta, accompagnata da una crescita letteralmente esponenziale dell’intero collettivo. Su tutti il centrale di difesa Olivier Boscagli, calciatore da cui parte spesso l’impostazione. Possesso palla, dicevamo, ma anche particolare attenzione alle verticalizzazioni per saltare la prima fase di pressing degli avversari. C’è poi una regola che lo stesso Bosz porta avanti ormai da inizio carriera ed è quella dei cinque secondi, tempo entro il quale secondo l’allenatore olandese va recuperato il pallone grazie alla pressione sui portatori di palla avversari. Resta fondamentale, inoltre, il ruolo dei terzini che -nel modulo previsto dall’ex Ajax– diventano degli esterni a tutto campo. Modernità, coraggio e gioco propositivo, un avversario da tenere sicuramente in considerazione in casa Juventus.

I giocatori da seguire

Sicuramente in termini di pericolosità e chiave di gioco il profilo numero uno è quello di Joey Veerman. Il calciatore classe 1998 è la principale fonte di gioco nel modulo tattico di Peter Bosz, senza dimenticate la grande efficacia sui calci da fermo. Può agire sia da classico play che da mediano basso davanti alla difesa. Da non tralasciare poi la grande spinta che potrebbe arrivare sotto porta da un profilo esperto come Luuk de Jong.

L’ex Barcellona, dopo il ritorno in Olanda, è tornato a segnare con una certa continuità ed è già a quota due in campionato. Un altro profilo da cui la squadra bianconera dovrà ben guardarsi è poi Guus Til, tra i calciatori più in forma nelle fila del club olandese. Da tenere d’occhio infine anche Ricardo Pepi, obiettivo della stessa Juventus. La piccola curiosità è che non ci saranno i due ex “italiani” Hirving Lozano, attuale capocannoniere dell’Eredivisie, e Sergino Dest, entrambi ai box a causa di problemi di natura muscolare.