“La morte non esiste” di Stéphane Allix è un best seller che in Francia ha già venduto 200.000 copie e che nasce da un’esperienza personale profondamente toccante: la morte del fratello.
Allix, giornalista, inviato di guerra e fondatore dell’INREES (Istituto di Ricerca sulle Esperienze Extraordinarie), ha intrapreso un viaggio di quindici anni per esplorare la possibilità che la coscienza sopravviva alla morte fisica.
Questo libro combina ricerche scientifiche, testimonianze di esperienze di pre-morte e incontri personali che Allix ha avuto con il fratello defunto, e offre una prospettiva innovativa e confortante sulla vita e la morte. Vediamo i dettagli.
Stephane Allix e suo fratello, ecco cosa ha ispirato il best seller La Morte non esiste
Cosa accade dopo la morte? Dove va la nostra coscienza? Rimane attiva anche dopo che il cervello si è spento? Esiste davvero la morte cerebrale? Sono queste le domande che hanno tormentato Stéphane Allix dopo la tragica perdita di suo fratello.
Da giornalista investigativo e da inviato di guerra, Allix ha deciso di affrontare questi misteri con la stessa curiosità e precisione che caratterizzano il suo lavoro.
Per anni, Stéphane Allix è stato un inviato di guerra, un testimone diretto delle più sanguinose conflittualità del nostro tempo.
Dai campi di battaglia dell’Afghanistan, dove aveva fondato una sede della “Société des Explorateurs Français” a Kabul, ai più remoti angoli del globo, ha portato alla luce storie di sofferenza e speranza.
La perdita improvvisa di suo fratello, in quel martoriato paese, in un incidente stradale, ha segnato una svolta radicale nella sua vita. E così ha deciso di lasciare momentaneamente da parte il ruolo di reporter di guerra e dedicarsi con passione alla ricerca di risposte ai grandi interrogativi sull’esistenza umana, in particolare sulla vita dopo la morte.
Di fronte al dolore personale, ha scelto di esplorare il mondo sconosciuto che si cela oltre la morte, spingendosi nei territori della medicina, della neuroscienza e dei racconti mistici.
I progressi scientifici e i numerosi resoconti di esperienze pre-morte, abilità extrasensoriali e fenomeni inspiegabili hanno offerto ad Allix un quadro sorprendente: sembra esserci una dimensione spirituale legata alla nostra coscienza, una realtà che sfugge alle spiegazioni razionali.
In questo viaggio di scoperta, Allix ha condotto un’indagine meticolosa e personale, ha cercato risposte non solo nella scienza ma anche nelle testimonianze di persone che hanno vissuto esperienze straordinarie.
Il suo lavoro non si limita a una raccolta di fatti e dati, ma si addentra nelle profondità dell’animo umano, e tenta di esplorare il significato della morte e il ruolo della coscienza in essa.
A quale conclusione arriva Stephane Allix?
Attraverso una serie di incontri e ricerche, Stéphane Allix arriva a una conclusione che sfida la nostra comprensione tradizionale della vita e della morte: la morte, come la concepiamo, potrebbe essere solo un’illusione, in realtà non esiste.
La sua visione è che la coscienza, lungi dall’estinguersi con il corpo, potrebbe persistere e mantenere una forma di esistenza al di là della vita terrena. Questa consapevolezza offre una nuova prospettiva sulla morte, non più vista come una fine, ma solo come un passaggio verso una realtà diversa.
Il suo lavoro ha affascinato e toccato milioni di lettori, soprattutto da coloro che cercano risposte su cosa accade dopo la vita.
Allix, fondatore dell’INREES (Istituto di ricerca sulle esperienze straordinarie) e ideatore del programma televisivo Enquêtes extraordinaires, trasforma le sue indagini in un viaggio personale ed emozionante. Il suo approccio non è solo scientifico, ma profondamente umano, e ci spinge a riconsiderare le nostre convinzioni sulla vita, la morte e la natura della coscienza.
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