Mancava ormai solo lui. Dopo la ridda di interventi, commenti, giudizi scatenati dal processo sul caso Open Arms che vede imputato Matteo Salvini, arrivano anche le parole di Giuseppe Conte. Finalmente, verrebbe quasi da dire, dal momento che proprio il presidente del M5S viene spesso tirato in ballo nella vicenda, in quanto presidente del Consiglio al fianco del leader leghista all’epoca dei fatti.

Tuttavia, chi si aspettava espressioni di solidarietà nei confronti dell’ex collega nel governo ‘giallo-verde’, resterà sicuramente deluso dall’intervista rilasciata oggi, 16 settembre 2024, da Conte al quotidiano ‘La Stampa’…

Processo Open Arms, Conte respinge ogni responsabilità e ‘bacchetta’ Salvini per gli attacchi alla magistratura

La richiesta di 6 anni di carcere per il vicepremier e ministro delle Infrastrutture ha inevitabilmente scatenato un putiferio nella politica italiana, con il consueto rimpallo di accuse tra maggioranza e opposizione.

Da un lato, il governo che ha fatto quadrato intorno a Salvini, con la stessa Giorgia Meloni che ha difeso il suo vicepremier sostenendo che ha semplicemente “svolto il proprio lavoro difendendo i confini della Nazione“; dall’altro, l’opposizione con Elly Schlein che ha duramente criticato l’attacco della premier alla magistratura. Fino ai commenti di sostegno al leader della Lega di Vannacci ed Elon Musk.

Solo Giuseppe Conte non aveva proferito parola, consentendo alle malelingue di ‘malignare’ circa un suo imbarazzo per la sua possibile ‘complicità’ con l’allora ministro dell’Interno nei fatti dell’agosto 2019.

Sospetti che, però, l’esponente Cinquestelle respinge al mittente e, alla domanda se si rimproveri o meno qualcosa, replica secco: L’accusato non sono io. Conte aggiunge, poi, un particolare, spiegando di aver scritto “a Salvini due lettere per sollecitare lo sbarco dei più vulnerabili“.

Appelli evidentemente ignorati dal leader della Lega che, nella ricostruzione del Cinquestelle, diventa dunque l’unico responsabile del blocco allo sbarco dei 147 migranti a bordo della nave Open Arms.

In più, Conte critica con durezza le accuse di Salvini alla magistratura di “imbastire processi politici” e ricorda il suo caso legato alle “scelte difficili fatte durante la pandemia” ricordando di essersi “difeso con serenità” fino alla sua assoluzione “con formula piena“.

Processo Salvini, quando è prevista la sentenza?

Conte puntualizza di non augurare a Salvini “una condanna penale, come a nessun avversario politico“.

I tempi per la decisione dei giudici saranno, peraltro, piuttosto brevi ormai. La prossima udienza del processo è prevista, infatti, per il 18 ottobre con gli interventi delle parti civili e della difesa del ministro, con l’arringa affidata alla sua legale, l’avvocata e senatrice Giulia Bongiorno.

Terminata la fase di discussione e dibattito, la sentenza dovrebbe arrivare nel giro di giorni o, al massimo, di settimane, forse anche entro la fine di ottobre.