È di oggi – domenica 15 settembre – l’annuncio dell’ingresso di Alternativa Popolare nella coalizione di centrodestra. Il partito del Coordinatore nazionale Stefano Bandecchi e del Presidente Paolo Alli è entrato a pieno diritto a far parte della compagine di Governo a cui contribuirà con la sua ‘identità centrista, rafforzando il Centro e i suoi valori’.

Un’adesione convinta – come sottolinea il leader Stefano Bandecchi a Tag24.it – che è stata accettata e voluta da tutti i leader della coalizione, senza esclusioni.

Un accordo che rappresenta un importante passo avanti per AP, perché va a scardinare il pregiudizio del voto utile che tanto condiziona le competizioni elettorali, soprattutto in un sistema come quello italiano dove il bipolarismo è prominente.

“Fino a ieri il voto ad Alternativa Popolare, quindi a Stefano Bandecchi, era un voto che qualcuno pensava inutile, oggi diventa voto utile e questo cambia completamente la storia. Questo accordo chiaramente per me è una grandissima soddisfazione, perché mi fa dire che oggi finalmente potremo dimostrare a livello nazionale quanto vale Alternativa Popolare.”

Ha dichiarato il coordinatore nazionale di AP.

Bandecchi: “Siamo di fronte a una svolta politica vera. AP caso unico in Italia”

D: Oggi Alternativa Popolare ha compiuto un importante passo avanti. Come è nato l’accordo con il centrodestra?

R: Questo accordo è un accordo politico nazionale, frutto di una scelta comune, grazie alla quale Alternativa Popolare entra a tutti gli effetti nella compagine di governo. È la prima volta che questo capita in Italia: non era mai successo che un partito completamente estraneo alle elezioni politiche, che non è una derivazione di un partito scissionista già interno al Parlamento, entrasse a far parte di una coalizione di governo, strada facendo. Questa cosa è estremamente importante perché chiaramente questo ci darà la possibilità di portare il nostro apporto a tutte le iniziative che d’ora in poi saranno fatte in Italia dal centrodestra.

D: Quale apporto fornirà Alternativa Popolare al progetto del centrodestra italiano?

R: Noi entriamo con uno spirito diverso perché abbiamo idee diverse, quindi direi che questo è un grande momento perché è una grande svolta del centrodestra che sicuramente ritrova più equilibrio e che torna a essere un centrodestra, perché mentre fino a ora è stato più destra-centrico. Noi siamo iscritti, come Forza Italia, al Partito Popolare Europeo, portiamo sicuramente uno spirito più equilibrato e più centrista. E quindi questa diventa una cosa estremamente importante.

Il coordinatore di AP: “Riconoscimento prepotente al lavoro fatto”

D: È un riconoscimento per il lavoro fatto da Alternativa Popolare negli ultimi due anni?

R: Credo sia un riconoscimento oggettivo, un riconoscimento direi prepotente, che viene fatto ad Alternativa Popolare che in 15 mesi, da essere completamente assente dalla scena politica nazionale, prende la Città di Terni e dopo si mette in condizione di diventare così rilevante da entrare nella compagine di governo. Va sottolineato che questo non è un accordo che viene fatto per le elezioni regionali che sono più o meno imminenti, questo è un accordo nazionale, che trova la sua prima spinta in queste elezioni regionali. Questa è la grande novità e la grande particolarità di questo accordo, che non peregrino, ma voluto da Giorgia Meloni, da Antonio Tajani, da Matteo Salvini e da me. Non ci sfugga che anche Maurizio Lupi e Lorenzo Cesa sono stati d’accordo.

L’appello agli elettori di centro: “È tornato il vostro partito, ora sapete chi votare”

D: Chi sono gli elettori che Alternativa Popolare ‘porta in dote’ al centrodestra?

R: Io parlo a tutti i ‘Centri’ di Italia. A tutti gli orfani di un Centro che non è mai nato. Quel centro renziano e calendiano che non si è mai concretizzato e che poi si è troppo spostato a sinistra. Oggi Alternativa Popolare è il partito da votare. Siamo un partito neodegasperiano, iscritto al Partito Popolare Europeo. Noi abbiamo il nostro equilibrio, e oggi dico a tutti i centristi d’Italia, a tutti gli ex democristiani d’Italia: è tornato il vostro partito, adesso sapete chi votare. E c’è oltretutto un leader che vale la pena evidentemente guardare. Siamo di fronte a una svolta politica vera.