Dodici giorni di preoccupazione e ansia per i familiari e il marito di Susana Recchia, sparita insieme alla figlia di 3 anni Mia, da Miane, comune in provincia di Treviso, lo scorso 13 settembre 2024: oggi, 15 settembre, i volontari della protezione civile hanno ritrovato i loro corpi senza vita. Sconvolta l’intera comunità.
Scomparse Susanna Recchia e la figlia di 3 anni da Miane: trovati i corpi senza vita nella zona del ponte di Vidor
La lettera che il compagno di Susanna Recchia ha trovato in casa nella giornata di ieri, 14 settembre 2024, aveva fatto temere il peggio. Il messaggio d’addio, infatti, ha messo in allarme i volontari della protezione civile, che già dallo scorso 13 settembre 2024 erano sulle tracce della 45enne e della figlia, Mia, di 3 anni.
La donna si sarebbe allontana volontariamente con la piccola a bordo della sua Volkswagen Tiguan bianca, poi ritrovata vuota a Covolo di Pederobba, nel Trevigiano. Recchia risiedeva a Miane con il compagno e la figlia, ma per qualche motivo ancora da chiarire, avrebbe deciso di farla finita.
Un gesto estremo annunciato in 5 pagine scritte di proprio pugno, stando alle prime informazioni. Secondo quanto dichiarato dal compagno, la donna viveva da tempo una situazione di disagio psicologico, accentuata dalla separazione in corso. Probabilmente, il malessere era diventato tale da toglierle qualsiasi speranza di vita.
La segnalazione della scomparsa
Si erano attivate immediatamente le ricerche dopo la segnalazione della scomparsa di Susanna Recchia e della figlia, lo scorso 13 settembre. Poi, però, il maltempo aveva costretto i volontari e le forze dell’ordine a rallentare.
Tuttavia, dopo il ritrovamento della vettura vuota, erano riprese con più vigore. Secondo quando dichiarato dagli inquirenti il veicolo era abbandonato in un parcheggio, localizzato a pochi metri dall’imbocco del ponte di Vidor, al limitare con le abitazioni.
Portafoglio e cellulare erano su un tavolo in casa, così come la lettera d’addio, ma Recchia aveva portato via i farmaci antiepilettici per la bimba. Poi, la tragedia e il ritrovamento dei corpi senza vita di Susanna e della figlia:
La peggiore delle ipotesi si è purtroppo avverata, riempiendoci di tristezza: i corpi di Susanna Recchia e della sua bambina di tre anni sono stati rinvenuti su un isolotto nel fiume Piave, a circa due chilometri dal ponte di Vidor. Le ricerche della donna, 45 anni, residente a Miane, e della sua figlioletta erano iniziate subito dopo l’allarme lanciato dal compagno. L’auto era stata ritrovata sabato 14 settembre, alle ore 19, nei pressi del ponte di Vidor. Nonostante il calare della notte i soccorritori non avevano mai interrotto le operazioni di ricerca nell’area circostante. Esprimo le mie condoglianze ai loro familiari e cari
Così Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, con un post su Facebook.
Il macabro ritrovamento del cadavere di Susanna ricorda, purtroppo, quello del giovane Alex Marangon, il barman 25enne precipitato dall’abbazia Santa Bona di Vidor, la notte tra il 29 e il 30 giugno scorso. Anche sul suo caso, però, aleggiano ancora troppe domande e troppo pochi e frammentati i dettagli sulla vicenda.