L’appuntamento è per martedì 17 settembre. Quel giorno la Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, scioglierà le riserve sulle deleghe dei 27 membri del suo nuovo esecutivo. Le prossime ore saranno, quindi, decisive per il commissario indicato dal Governo italiano, Raffaele Fitto, che in questa partita si gioca, non solo la presenza in quanto commissario per l’Italia all’interno della Commissione von der Leyen-bis, ma anche la possibilità di ottenere una delle quattro vicepresidenze esecutive.
Sul suo cammino verso Bruxelles, però, ha trovato diversi ostacoli rappresentati principalmente dalle critiche dei gruppi a sostegno della maggioranza Ursula, ovvero, i liberali di Renew e i socialisti di S&D che non vedrebbero di buon occhio la sua ‘promozione’ a vicepresidente della Commissione.
Il giorno della verità per Fitto: ecco quando Von der Leyen presenterà i nuovi commissari
Il giorno della verità per Raffaele Fitto e per la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che in Europa ha una scommessa da vincere, sarà martedì 17 settembre quando, alle 9,00 in punto, la presidente Ursula von der Leyen presenterà alla Conferenza dei Presidenti del Parlamento Ue la sua nuova Commissione. In quell’occasione si saprà quale delega sarà stata assegnata al Ministro italiano per la Coesione il Pnrr e se arriverà anche la nomina a vicepresidente.
Il ministro Fitto quasi sicuramente otterrà una commissione con un portafoglio di peso, ma se dovesse anche essere nominato vicepresidente, per la premier Giorgia Meloni sarebbe una scommessa vinta da sventolare davanti alle opposizioni che l’accusavano di aver condannato l’Italia a una posizione di isolamento in Europa per la decisione di votare contro la rielezione di Ursula von der Leyen lo scorso 18 luglio. Accuse che la Premier aveva sempre rispedito al mittente, come anche gli altri esponenti della maggioranza, sostenendo che l’Italia avrebbe avuto il ruolo che gli spettava in quanto paese fondamentale per l’Unione.
Ore decisive per Fitto commissario Ue e per Giorgia Meloni
Se martedì 17 settembre sarà il giorno della verità, quello decisivo sarà lunedì 16 quando la Presidente von der Leyen incontrerà a Strasburgo i leader dei gruppi Ppe, S&d e Renew, ovvero, la sua maggioranza di governo.
L’ascesa di Raffaele Fitto ai vertici della Commissione Ue è ostacolata dai socialisti di S&D (gruppo di cui fa parte anche il Pd) e dai liberali di Renew che fanno capo al presidente francese Emmanuel Macron che hanno sollevato diversi dubbi sulla nomina del candidato italiano, espressione della maggioranza di Giorgia Meloni. Le principali obiezioni sollevate riguarderebbero il timore di una incompatibilità del suo approccio con le linee programmatiche della Commissione, provenendo da un partito che ha votato contro la rielezione di Ursula von der Leyen.
Diverso l’approccio del Partito Popolare Europeo, di cui fa parte Forza Italia, che invece ha – in più occasioni – anche attraverso le parole del presidente Manfred Weber, espresso il proprio appoggio a Raffaele Fitto. Appoggio che è quasi una garanzia, essendo il Ppe la prima forza all’Europarlamento.
Le prossime ore saranno, quindi, decisive per capire quale sarà il ruolo assegnato a Fitto all’Italia nei prossimi cinque anni di governo europeo.