Sembrano gnocchi, ma non sono proprio gnocchi: sono Ndunderi, ricetta originale della zona di Minori, in costiera amalfitana, dove vengono solitamente preparati nel mese di luglio, in occasione della festa della Santa Patrona Trafimena. Gli Ndunderi somigliano quindi agli gnocchi, ma in realtà sono un particolare formato di pasta fresca che ha nel suo impasto tanta ricotta vaccina e viene condito con un sugo bello corposo a base di pomodoro, braciole e cotiche di maiale. Si possono però trovare anche conditi con semplice sugo di pomodoro o con colatura di alici.

Il loro nome così particolare deriva forse dal suono che lo gnocco emetteva quando cadeva nel catino, ma c’è chi invece ritiene che risalga ai piombi usati per pescare, anticamente chiamati proprio ndunderi.

Gli ingredienti della tradizione

Partiamo quindi dagli ingredienti che vi servono per preparare gli Ndunderi, ricetta originale, conditi con un sugo semplice al pomodoro.

Per gli Ndunderi:

  • 150 g farina 00
  • 150 g ricotta vaccina
  • 100 g patate
  • 20 g Parmigiano grattugiato
  • 1 tuorlo d’uovo
  • sale
  • noce moscata

Per il sugo:

  • 240 g pomodori pelati
  • mezza cipolla
  • sale
  • olio extravergine d’oliva

Partite dal sugo di pomodoro

Per preparare degli ottimi Ndunderi, ricetta originale, iniziate dal sugo di pomodoro. Pelate una cipolla, affettatela e poi sminuzzatela finemente. In una casseruola scaldate un giro di olio evo e poi fateci soffriggere dolcemente la cipolla, a fiamma molto bassa. Quando la cipolla sarà dorata, unite i pomodori pelati e lasciate cuocere a fiamma bassa, quindi regolate di sale e pepe e profumate con delle foglie di basilico fresco. Lasciate cuocere per circa mezz’ora, schiacciando i pomodori pelati con il dorso di un cucchiaio o con una forchetta. Se necessario, potete decidere di frullarli con un minipimer per un sugo con meno grumi. Lasciate infine il sugo nella padella, perché pooi ci tufferete dentro i vostri Ndunderi.

Ndunderi, ricetta originale dell’impasto

Una volta fatto il sugo, passate poi alla preparazione degli Ndunderi, ricetta originale della costiera Amalfitana. Pelate le patate e fatele poi bollire in acqua per una ventina di minuti, fino a quando risulteranno morbide. Schiacciatele con uno schiacciapatate e raccoglietele all’interno di una ciotola. Aggiungeteci la ricotta e amalgamate bene il tutto mescolando con una spatola. Versate anche il Parmigiano grattugiato, il tuorlo d’uovo, regolate di sale, profumate con la noce moscata e mescolate ancora in modo da ottenere un composto omogeneo.

Da ultimo, unite la farina, poca alla volta, impastando prima con la spatola e poi con le mani. Continuate ad impastare fino a quando il composto sarà liscio ed omogeneo: la sua consistenza deve risultare morbida e facilmente modellabile, ma non molla. Se lo ritenete, potete eventualmente aggiungere all’impasto ulteriore farina, sempre poca alla volta.

Ultimi passaggi

L’impasto degli Ndunderi, ricetta originale, è pronto. Ora dovete dividerlo in più parti ed arrotolare ciascuna di esse sotto le mani, in modo da ottenere dei cilindri di grosse dimensioni, dai quali ricaverete gli Ndunderi. Tagliate quindi i cilindri a tocchi piuttosto grandi e schiacciate ognuno di essi leggermente al centro, per ottenere la classica forma di questa pasta fresca.

In una pentola portate ad ebollizione dell’acqua leggermente salata e poi tuffateci gli Ndunderi. Dopo pochi minuti, quando verranno a galla, prelevateli con una schiumarola e tuffateli direttamente nella padella con il sugo. Fateli saltare per qualche minuto e poi serviteli belli caldi.

La conservazione

Potete decidere di preparare gli Ndunderi in anticipo e di consumarli in un secondo momento. Se non sono ancora cotti, gli Ndunderi si possono infatti conservare in frigo per un massimo di due giorni. Ricordatevi però di infarinarli con un po’ di semola o con della farina di riso per evitare che si attacchino. Se invece li avete già cotti e conditi con il sugo, potete conservare gli Ndunderi due giorni in frigo e poi riscaldarli in padella o al microonde.