Il celebre regista Steven Soderbergh ha rilasciato il teaser del suo nuovo film horror, estremamente inquietante, “Presence”, che promette di essere una delle pellicole più spaventose del 2025.
Presentato in anteprima al Sundance Film Festival, “Presence” ha già ricevuto ottime recensioni per la sua innovativa narrazione e l’atmosfera tesa e coinvolgente.
Il film racconta la storia di una famiglia che si trasferisce in una casa suburbana apparentemente tranquilla, solo per scoprire che è abitata da una presenza maligna. La particolarità di “Presence” risiede nel fatto che la storia è raccontata dal punto di vista dello spirito che infesta la casa.
Questo offre per la prima volta una prospettiva unica e molto disturbante.
Ecco il teaser di Presence
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Qual è la trama
Il film racconta la storia della famiglia Payne, un nucleo borghese alle prese con problemi familiari e una misteriosa presenza soprannaturale.
Una famiglia decide di trasferirsi in una casa in periferia, senza sapere che l’abitazione è infestata da uno spirito vendicativo.
Dopo il trasloco, ben perso iniziano a verificarsi eventi strani e inquietanti. Oggetti che si spostano da soli, rumori inspiegabili e visioni spettrali, che mettono a dura prova la sanità mentale dei membri della famiglia.
Soderbergh, inoltre, sceglie di raccontare la storia dal punto di vista dello spirito, e questo offre agli spettatori un’esperienza viscerale e perturbante.
Questa scelta narrativa innovativa consente di esplorare le motivazioni più profonde del fantasma e di creare un legame empatico, seppur inquietante, con questa entità soprannaturale. Senza riuscire a decidere se stare contro di essa o dalla sua parte.
La regia di Soderbergh, caratterizzata da una cura maniacale per i dettagli e da una sapiente costruzione dell’atmosfera, contribuisce a creare un senso di oppressione e di costante minaccia nello spettatore. Un film che ridefinisce in modo totale il genere horror.
Perché guardare Presence
“Presence” non è solo un semplice film horror, che approfondisce le profondità dell’animo umano, la colpa, il lutto e il desiderio di redenzione.
La famiglia Payne, alle prese con i propri demoni interiori, diventa il perfetto veicolo per affrontare queste tematiche complesse, mentre lo spettro, attraverso i suoi tormenti, ci invita a riflettere sulla fragilità della psiche umana e sulla persistenza del male.
La pellicola gioca con l’ambiguità della presenza spettrale e lascia gli spettatori in bilico tra il timore che possa essere un pericolo o, al contrario, un alleato.
La presenza della casa assiste alla sfilacciatura della famiglia: una figlia in lutto per la perdita di un amico, una madre che dà la priorità al figlio come favorito, un padre preoccupato per una potenziale battaglia legale, e lo spettatore deve decifrare cosa potrebbe significare tutto questo.
È chiaro che l’entità vuole portare a termine una sorta di missione, ma lo spettatore lo scoprirà solo alla fine, in un epilogo inaspettato.
Durante la proiezione della premiere, alcuni spettatori, rapiti dalla suspense, hanno ammesso di essere stati colpiti dalla crescente ansia che il film evocava, al punto che ci sono stati alcuni che hanno abbandonato la sala.
La scelta audace di narrare la storia dal punto di vista dello spirito che infesta la casa crea un’atmosfera di inquietante intimità, coinvolgendo lo spettatore in un modo del tutto nuovo. La trama è un crescendo di tensione che culmina in un finale sorprendente e inaspettato.
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