Come se non bastassero i ministri dimissionari e le manovre di bilancio. Giorgia Meloni e i suoi fedelissimi non lo ammetteranno mai, ma l’incontro andato in scena lo scorso 11 settembre 2024 tra Mario Draghi e Marina Berlusconi ha agitato e non poco i sonni, già tormentati, dell’esecutivo, con i rapporti con Mediaset e Forza Italia che si fanno sempre più tesi.
Sospetti e paranoie che vanno a intrecciarsi, in un rientro dalle ferie certamente più burrascoso e ‘nervoso’ di quanto la leader di Fratelli d’Italia si potesse aspettare.
Meloni e Mediaset ai ferri corti dopo l’incontro tra Marina Berlusconi e Mario Draghi
A prescindere dai suoi contenuti, era scontato che il faccia a faccia tra la primogenita del Cavaliere e l’ex presidente del Consiglio provocasse diffidenze e perplessità sui suoi scopi. E a poco servono le dichiarazioni rilasciate dai portavoce di Marina Berlusconi per cui si sarebbe trattato di un semplice “incontro di cortesia” per conoscersi.
La sola presenza di Gianni Letta è sufficiente ad alimentare i dubbi circa un’ambiguità sempre più marcata della famiglia Berlusconi nei confronti delle politiche dell’esecutivo. Che si stia predisponendo il terreno per una nuova forza politica o un rafforzamento di Forza Italia con la spinta dell’ex premier?
Difficile dirlo, ma dalle parti di Palazzo Chigi l’ipotesi non viene affatto esclusa, nella sfiducia che ormai caratterizza ormai le relazioni con la famiglia del Cavaliere.
Le pressioni sulla legge di bilancio e i contrasti sui diritti civili: ecco i motivi di scontro
Più probabile che l’incontro, e la volontà di renderlo noto poche ore dopo, rappresentino un nuovo, ennesimo segnale mandato all’esecutivo, come spiega oggi il ‘Fatto Quotidiano’. Anche per i tempi con cui è avvenuto, precedendo di una settimana il vertice che proprio Meloni avrà con l’ex presidente della Banca Centrale Europea.
Certo, non è una gara di velocità, ma anche l’ordine delle priorità ha una sua importanza, quando si tratta di faccende politiche. A questo proposito, si deve considerare la partita sulla prossima manovra finanziaria, dove la famiglia Berlusconi continua a chiedere l’esclusione delle tasse sugli extraprofitti delle banche.
Altro fronte ‘caldo’ su cui i Berlusconi e Mediaset da tempo hanno lanciato la loro sfida al governo è quello, infine, dei diritti civili. Dopo le dichiarazioni rilasciate proprio da Marina lo scorso 26 giugno in un’intervista al ‘Corriere della Sera’, nella quale diceva di sentirsi “più vicina alla sinistra di buon senso“ su temi come aborto e diritti della comunità Lgbtqia+, è arrivata la battaglia di Forza Italia per lo ius scholae, che non pochi grattacapi ha creato all’esecutivo negli ultimi giorni.
A gettare benzina sul fuoco, Mediaset lancerà da domani, 15 settembre 2024, una campagna multimediale per celebrare la diversità e l’inclusione, con uno spot il cui claim recita: “Ogni storia, ogni voce, ogni persona è unica. Ecco perché le raccontiamo tutte“.
Non una provocazione, questo è certo. Ma l’ulteriore conferma di una distanza ormai molto ampia tra il governo Meloni e la famiglia Berlusconi e il suo gruppo Mediaset.