Archiviata alla sosta per gli impegni delle Nazionali, adesso è ora di tornare in campo e mister Fonseca non vede l’ora. L’avvio di stagione del Milan non è stato certo dei migliori, tanto è vero che il tecnico portoghese si è ritrovato da subito a dover dare delle risposte, sia rispetto ai risultati, che alla gestione di due giocatori importanti e rappresentativi come Leao e Theo Hernandez. Questi giorni di pausa potrebbero essere serviti ai rossoneri per riordinare le idee, ma adesso servono delle risposte sul campo. Per scacciare questa prima crisi bisognerà prima di tutto battere il Venezia, domani a San Siro. Ma Fonseca è l’uomo giusto per il Milan e saranno rientrati i casi Leao-Theo? Massimo Agostini, ex calciatore rossonero, ha risposto in esclusiva a Tag24.
Milan, Fonseca è l’uomo giusto? L’ex Agostini a Tag24
D: La stagione del Milan è iniziata in salita, ma questa sosta può essere servita a Fonseca per lavorare con la sua squadra, e per far rientrare i casi Leao e Theo Hernandez?
R: Avrà lavorato con i giocatori che aveva a disposizione e penso che abbia trattato soprattutto l’aspetto mentale e quello tattico. In queste prime tre giornate di campionato il Milan ha dimostrato di avere qualche problemino lì dietro, soprattutto nell’approccio e nel corso del primo tempo. I rossoneri non hanno ancora mostrato un gioco fresco e fluido, che magari la gente si sarebbe aspettata con l’avvento del nuovo allenatore. Le Nazionali però non avranno aiutato molto, anche perché buona parte della squadra non era a disposizione.
D: A livello ambientale la situazione non è del tutto tranquilla, e dopo le prime partite iniziavano già ad esserci i primi mugugni nei confronti del tecnico. Pensi che Fonseca sia l’uomo giusto?
R: L’esperienza che ha avuto a Roma è quella che gli va maggiormente contro. A parte il primo periodo del primo anno in cui è arrivato, con i giallorossi non ha fatto benissimo e credo che anche a livello comunicativo sia stata controproducente. È normale che i tifosi non siano entusiasti. Poi ha fatto bene in Francia ed è arrivato al Milan Ma parliamo di una squadra che non più di due anni fa ha vinto lo scudetto e che è abituata a palcoscenici importanti, come la Champions. La tifoseria si aspettava un nome più forte, sia a livello tecnico, che mentale. Credo però che Fonseca sia un professionista importante e adesso deve dimostrare di essere all’altezza di una piazza così.
D: Pensi che il Milan sia una squadra che può provare a lottare addirittura per lo scudetto?
R: Certo che sì, può provare a giocarsela con l’Inter, ma io in lotta per lo scudetto ci metto anche Napoli e Juventus.
Il caso Leao-Theo
D: Ma l’eventuale rapporto con il duo Leao-Theo Hernandez, ti preoccupa?
R: Se ci riferiamo al siparietto visto durante il cooling break della partita con la Lazio, no non sono assolutamente preoccupato. Erano in disparte perché erano entrati in campo da poco e volevano tenersi in movimento. Può stare che non ci siano avvicinati, non ci vedo nulla di incredibile. Queste sono polemiche che vengono fuori perché le cose non vanno bene, ma quando si vince poi non se ne parla più. I giocatori devono pensare a fare i professionisti, perché guadagnano quei fiori di milioni e devono essere a disposizione dell’allenatore. Fonseca farà sicuramente le scelte migliori, per il bene della squadra e della società.
Milan-Venezia
D: Domani si torna in campo e il Milan dovrà affrontare il Venezia, quali sono le insidie del match?
R: Il ritmo non è ancora quello che un allenatore vorrebbe vedere e tutte le squadre mancano ancora di intensità. Questo era già avvenuto con le prime tre giornate di campionato, e me lo aspetto ancora visto che c’è stata la sosta. Il Venezia è una squadra neo promossa e credo che il Milan dovrà fare molta attenzione perché loro avranno avuto modo di allenarsi alla grande In tutta questa settimana. Non bisogna prenderla sotto gamba, perché se si scende in campo con l’approccio sbagliato, rischia di diventare complicata.