Una delle città più belle, regina delle ceramiche: ecco cosa non perdere a Safi in Marocco e gli spot incredibili.

Consigli su cosa non perdere a Safi in Marocco

Safi è famosa in tutto il mondo per le sue ceramiche, che sono un autentico simbolo della città. Questo antico artigianato affonda le radici nel periodo medievale, quando gli artigiani locali iniziarono a creare pezzi straordinari utilizzando argilla pregiata proveniente dalle colline circostanti. Le ceramiche di Safi si distinguono per i loro colori vivaci, in particolare il blu cobalto, e per i disegni geometrici intricati che richiamano l’arte islamica.

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Un luogo imperdibile per chi visita Safi è la Colline des Potiers (Collina dei Vasai), dove è possibile vedere gli artigiani all’opera nei loro laboratori tradizionali. Qui, gli artigiani modellano l’argilla a mano, la decorano con motivi tradizionali e la cuociono nei forni antichi, tramandando tecniche che si perdono nella notte dei tempi.

Cosa vedere a Safi

Oltre alle ceramiche, Safi offre molte attrazioni storiche e culturali che vale la pena esplorare. Un buon punto di partenza è il Dar el Bahar, il castello portoghese che domina il porto della città. Costruito nel XVI secolo, questo forte rappresenta uno dei principali simboli del passato coloniale di Safi. Oggi, il castello ospita un museo che racconta la storia della città e della regione, e dalla sua terrazza si può godere di una vista mozzafiato sull’oceano Atlantico.

Un’altra attrazione imperdibile è la Grande Moschea, costruita nel XII secolo sotto il regno degli Almohadi. Con la sua architettura imponente e i dettagli raffinati, questa moschea rappresenta un importante esempio di arte islamica e un luogo di grande spiritualità. Anche se non aperta ai non musulmani, la moschea può essere ammirata dall’esterno, e il quartiere circostante è perfetto per una passeggiata tra le stradine strette e pittoresche della vecchia medina.

Non lontano dalla Grande Moschea si trova il Museo Nazionale della Ceramica, un’altra tappa fondamentale per comprendere appieno l’importanza di quest’arte nella cultura di Safi.

Per chi ama la natura e il mare, Safi vanta anche una splendida costa, con spiagge che si estendono per chilometri. Cap Beddouza, situato a pochi chilometri a sud della città, è uno dei punti migliori per ammirare le scogliere e l’oceano in tutta la sua maestosità.

Gastronomia: un trionfo di sapori marocchini

Essendo una città costiera, Safi offre una vasta gamma di piatti a base di pesce, freschi e preparati secondo le antiche ricette locali. Da non perdere è la tajine di sardine, una specialità del posto, cucinata con spezie aromatiche e servita con pane tradizionale marocchino.

Anche il mercato locale è un luogo ideale per scoprire i sapori autentici del Marocco. Qui è possibile trovare frutta fresca, verdure, spezie esotiche e, naturalmente, le celebri ceramiche, spesso utilizzate per servire i piatti tipici.

Un po’ di storia: un crocevia di culture

Safi ha una storia lunga e ricca, influenzata da diverse civiltà e culture. Fondata dai fenici, la città divenne un importante porto durante l’epoca romana. Nel Medioevo, fu sotto il dominio arabo e berbero, diventando un centro commerciale e culturale di rilievo. Con l’arrivo dei portoghesi nel XVI secolo, Safi vide costruire numerose fortificazioni, alcune delle quali sono ancora visibili oggi, come il famoso castello Dar el Bahar. La presenza portoghese lasciò un’impronta indelebile nella città, arricchendo la sua architettura e cultura.

Successivamente, durante il periodo coloniale francese, Safi divenne uno dei principali porti per l’esportazione di fosfati e ceramiche. Ancora oggi, passeggiando per le sue strade, si può percepire l’incontro tra la tradizione marocchina e le influenze europee, un aspetto che rende questa città unica.