Caro amico ti scrivo“, cantava Lucio Dalla in una canzone dal ritmo lento e malinconico eppure ricolma di speranza e ottimismo. Ecco, proprio quella positività sembra quasi del tutto assente dalla lettera pubblicata oggi, 12 settembre 2024, da Beppe Grillo sul suo blog, con la quale pone domande precise e chiede chiarimenti sull’Assemblea Costituente del M5S.

Leggendo tra le righe, si percepisce nettamente come tra il fondatore del Movimento e Giuseppe Conte ci sia un clima di tensione e sospetto ormai impossibili da nascondere.

Costituente M5S, ecco le domande di Grillo sul blog a Conte e ai garanti

Caro Giuseppe“, inizia così, con un tono apparentemente amichevole e cordiale, il post pubblicato da Grillo e intitolato ‘La politica non è l’arte di imporre soluzioni migliori ma impedire le peggiori’.

Ma già dal titolo dovrebbero essere evidenti i modi tutt’altro che distensivi che il co-fondatore del Movimento 5 Stelle intende adottare. Chi, se non Conte, potrebbe essere indicato come colui che vuole “imporre soluzioni“? E chi, invece, vuole “impedire le peggiori“? Anche qui, è difficile non scorgere il profilo dello stesso Grillo e del suo ruolo di garante.

Una dicotomia che appare sempre più chiara man mano che si leggono le 6 domande che Grillo pone a Conte e ai garanti M5S e, soprattutto, i motivi che lo hanno spinto a porle e cioè vederci chiaro sul “processo che condurrà al voto della prossima assemblea” e sui criteri che dovranno assicurare “parità di accesso e partecipazione” agli iscritti.

Detto in altri termini: Grillo non si fida.

E così, ecco che nella prima domanda chiede come saranno selezionati gli iscritti aventi diritto al voto. Grillo entra nel merito delle modalità di iscrizione e relativo rinnovo e chiede dettagli sul “termine che è stato concesso agli iscritti” e se sono stati adeguatamente informati sui canali del Movimento.

Oppure, al punto 4, chiede chi stabilirà l'”ordine di priorità delle oltre 20mila idee pervenute sulla piattaforma del M5S. E poi, ancora, al punto 5, Grillo fa riferimento alla seconda fase dell’assemblea nella quale 300 iscritti verranno “selezionati casualmente” per un ‘confronto deliberativo’ sulle proposte arrivate e domanda a Conte “come avviene esattamente questa selezione casuale?“.

M5S e il rischio scissione che non sembra più così lontano

Il finale della missiva è un trionfo di livore passivo-aggressivo, dalla constatazione che i chiarimenti richiesti fanno riferimento “a un processo che è già in corso” e la relativa richiesta di una risposta “con cortese sollecitudine” fino ai “molti cordiali saluti” che concludono il testo.

Nessuna ‘piazzata’, almeno nei toni. Se non altro, dunque, la lezione andreottiana dei panni sporchi da lavare in famiglia sembra, in parte esser stata rispettata.

Ma la tensione è palpabile e questa lettera ne è solo l’ennesima conferma. Uno strappo che ormai è una voragine che appare incolmabile, al punto che viene da chiedersi come sarà possibile, anche dopo la Costituente Cinquestelle, evitare quella scissione temuta da esponenti e iscritti pentastellati che ormai sembra sempre più probabile.