Ancora pochi giorni, fino al 16 settembre 2024, per presentare la domanda degli incentivi e dei contributi a fondo perduto per le assunzioni e il reinserimento lavorativo delle donne della Regione Lombardia. Le spese, per essere ammissibili, devono riguardare interventi per l’occupazione femminile e la ripartenza economica e sociale di donne vittime di violenza.
Il bando attua quanto contenuto nelle delibere regionali numero 2345 e 2395 del 2024 prevedendo l’erogazione di un sostegno alle proposte progettuali realizzate da reti composte da almeno tre enti. I progetti devono svilupparsi lungo una delle due seguenti linee di intervento:
- linea 1, progetti di reinserimento a lavoro;
- linea 2, percorsi di formazione.
Contributi assunzioni donne Lombardia, quali sono i contributi per il reinserimento di settembre 2024?
Fino al 16 settembre 2024 si può partecipare al bando della Regione Lombardia che assegna incentivi, nella formula di contributi a fondo perduto, per il reinserimento a lavoro delle donne e per i percorsi di formazione alle stesse per situazioni di disagio derivanti da episodi di violenza. In quest’ultimo caso, i servizi di occupazione devono essere indirizzati a favore di donne prese in carico da centri anti-violenza o che lo siano state nei precedenti sei mesi e che si trovino nella fase di uscita dal percorso stesso.
Il bando, dunque, assegna contributi a progetti presentati dagli enti ammissibili affinché si realizzino obiettivi che favoriscano l’empowerment femminile e il rafforzamento dell’autonomia economica e il reinserimento a lavoro.
Chi può fare richiesta degli incentivi sull’occupazione femminile?
Ammessi a presentare domanda per ottenere i contributi del bando della Regione Lombardia per il reinserimento lavorativo e la formazione delle donne sono i partenariati del territorio che siano composti da non meno di tre enti, tra le seguenti tipologie:
- gli enti del terzo settore (Ets), ai sensi di quanto prevede l’articolo 4 del decreto legislativo 117 del 2017;
- le associazioni riconosciute o non riconosciute ai sensi di quanto prevede il Codice civile;
- gli enti pubblici;
- gli operatori privati e pubblici accreditati per l’erogazione dei servizi ai sensi di quanto prevede la disciplina della Regione Lombardia;
- gli operatori privati e pubblici accreditati all’Albo regionale dei servizi di istruzione e formazione (sezioni A e B);
- istituzioni formative accreditate dalla Regione;
- fondazioni Its;
- Camere di commercio.
Nel partenariato deve essere presente almeno un soggetto anti-violenza tra quelli classificati tra i punti 4, 5, 6 e 7. La dotazione finanziaria della misura è pari a 1,5 milioni di euro a valere sul bilancio della Regione Lombardia del 2024.
Quali contributo a fondo perduto si può richiedere?
Gli incentivi della Regione Lombardia per il reinserimento a lavoro delle donne e per i percorsi di formazione delle stesse si configurano come un contributo economico che può raggiungere fino all’80 per cento del costo totale previsto per il progetto presentato da ciascun partenariato. Il costo, in ogni modo, non deve eccedere la somma di 150mila euro, quale contributo a fondo perduto.
L’intervento non costituisce aiuto di Stato e, dunque, non concorre a determinare il limite del regime “de minimis” di contributi a favore di enti e imprese.
Come inviare domanda dei contributi assunzioni donne Regione Lombardia?
I progetti che gli enti ammissibili potranno presentare per la richiesta dei contributi a favore dell’occupazione femminile dovranno contenere determinate linee di intervento, elencate nell’allegato A del bando.
Il bando si può reperire sul portale istituzionale della Regione Lombardia, nella sezione “Bandi e servizi”. Nel dettaglio, il percorso da seguire è “Bandi”, “Famiglia, “Comunità e Diritti” e “Sostegno alla famiglia”. (www.bandi. regione.lombardia. it.). A questo indirizzo è presente inoltrare le domande di candidatura entro il 16 settembre 2024, facendo l’accesso con Spid, Carta di identità elettronica (Cie) o Carta nazionale dei servizi (Cns).