Il tifone Yagi ha devastato il sud-est asiatico lasciando una scia di distruzione senza precedenti. Partito dalle Filippine e attraversando la Cina, il tifone ha raggiunto il Vietnam e ora continua il suo percorso. La Thailandia è in allerta, mentre la capitale del Myanmar è rimasta sommersa. Questo è il tifone più potente che abbia colpito l’Asia quest’anno e ogni giorno porta con sé nuove vittime. Il bilancio delle perdite ha superato i 250 morti, seminando sempre più dolore e distruzione nel territorio.

Si aggrava il bilancio complessivo del tifone Yagi: oltre 250 vittime

Il tifone Yagi, accompagnato da devastanti inondazioni e frane, continua a mietere vittime. Milioni di persone sono state colpite, inclusa la capitale vietnamita Hanoi. Le autorità hanno annunciato che la pressione delle inondazioni a Hanoi sta finalmente iniziando ad allentarsi. L’agenzia governativa per le catastrofi ha annunciato, giovedì 12 settembre, che il bilancio delle vittime del tifone è salito a 226 persone. Oltre 100 risultano disperse e circa 800 sono rimaste ferite.

Dopo aver toccato terra il 7 settembre, il tifone ha devastato soprattutto le aree settentrionali del Vietnam, dove si trovano molte fabbriche, paralizzando così anche la catena di approvvigionamento internazionale. Sono in corso sforzi di ricerca e soccorso in tutta la regione, mentre le autorità continuano a emettere avvisi di frane nelle località settentrionali colpite.

La situazione negli altri paesi

Il tifone Yagi ha causato forti piogge, frane mortali e vaste inondazioni anche in Laos, Myanmar e Thailandia. Questi paesi stanno affrontando le peggiori inondazioni degli ultimi 80 anni. La Thailandia ha annunciato che dal 10 settembre sono stati confermati nove morti nel nord del paese. Oltre 36mila abitazioni sono rimaste sott’acqua. Le autorità thailandesi hanno avvertito che le intense piogge continueranno fino all’inizio della prossima settimana.

Anche il Myanmar ha confermato i primi decessi correlati a Yagi, con 17 corpi recuperati finora. In migliaia sono stati costretti ad abbandonare le loro case a causa delle inondazioni. I media riportano che la giunta governativa del paese ha allestito circa 50 campi per offrire assistenza alle persone colpite dal disastro.