Sono passati ormai anni da quando Francesco Totti ha appeso gli scarpini al chiodo e ha chiuso con il calcio giocato, ma senza Roma non può stare e lo stesso vale per il popolo giallorosso che sogna costantemente il suo ritorno all’interno del club. “Non mi ha mai cercato nessuno e siamo tutti contenti, a parte i tifosi che lo sono un po’ meno” ha detto il Pupone in una lunga intervista rilasciata ai microfoni di Sky Sport. Poi ha aggiunto: “Un ruolo operativo nel calcio mi manca, ma deve essere qualcosa di importante altrimenti sto bene lo stesso”. E i romanisti sperano che quella chiamata i Friedkin, prima o poi, possano farla. Con De Rossi al comando della squadra e l’ex capitano nel club, il quadretto sarebbe ricomposto. Ma c’è la possibilità di rivedere Totti all’interno della società Roma? In esclusiva a Tag24, Julio Sergio Bertagnoli, ex portiere che conosce bene l’ambiente, avendo vestito la maglia giallorossa per 6 stagioni, ha risposto alla domanda, analizzando anche l’avvio di stagione della squadra.
Roma, Totti in società? Julio Sergio a Tag24
D: E’ una suggestione che ritorna ciclicamente, sin da quando ha smesso di giocare a pallone, ma secondo te ora Totti è pronto a rientrare alla Roma, in società?
R: Secondo me avere Francesco all’interno della società sarebbe un bene, per l’immagine del club e per tutto quello che ha fatto nel corso della sua carriera. Quel che è certo è che andrebbe definito il suo ruolo, e dovrebbe essere qualcosa di importante. Totti fa parte della storia della Roma e i tifosi lo amano in maniera viscerale. Si deve trovare solo il modo per farlo rientrare. Qualcosa che sia giusto per lui e per il club. Per me sarebbe una mossa importante.
D: Lo accoglierebbero a braccia aperte i tifosi, visto che è sempre il calciatore più amato…
R: Francesco è una bandiera, così come lo è Daniele. Oggi però non è più all’interno del campo, e se dovesse rientrare, dovrebbe scegliere un ruolo adeguato per poter dare il suo contributo. Io penso che sarebbe comunque importante per tutto l’ambiente.
L’avvio di stagione della Roma
D: A proposito di De Rossi, come valuti l’avvio di stagione giallorosso? Sei rimasto deluso?
R: Quando si cambia così tanto, è normale che ci voglia del tempo per trovare l’amalgama. Per fare cose importanti ci vorrebbero mesi, ma nel calcio tutto questo tempo non è concesso. E’ importante che adesso la squadra reagisca e inizi a fare punti. Poi per il ben gioco possiamo anche aspettare. Penso che l’allenatore non abbia ancora trasmesso la sua idea di gioco, ma a fare la differenza sono sempre i punti conquistati. Se vai bene, tutto diventa più semplice.
D: Dalla lista degli svincolati sono arrivati Hummels ed Hermoso che sono due giocatori importanti. Come valuti il mercato della Roma?
R: Sono due giocatori molto importanti e di grande esperienza. Nel listone degli svincolati ci sono nomi grossi e la Roma ha iniziato a muoversi anche sui parametri zero. Parliamo di calciatori con esperienza, che si vanno ad aggiungere a giovani che hanno grande qualità e che, con il tempo, possono divenatre dei campioni. Ora la cosa difficile è mescolare tutto questo e trovare la strada corretta. Questo lavoro tocca a Daniele.
Obiettivo Champions
D: L’ambizione della Roma può essere la Champions, o rischia di essere troppo?
R: Il Napoli ha fatto grandi cose e lo stesso si può dire della Juventus. Poi c’è l’Inter che ovviamente resta la squadra da battere e il Milan che si riprenderà. Non sarà semplice, ma la Roma ci deve provare a tutti i costi. Solo il campo ci dirà se sarà possibile o meno. Chiaramente tutti questi cambi, sia societari che all’interno della squadra, richiedono tempo, ma i giallorossi se la possono giocare.
D: Nei confronti di De Rossi hai fiducia?
R: Assolutamente sì, perchè lo scorso anno Daniele ha dimostrato di essere uno preparato, pur prendendo la Roma in corsa. Quella non era la sua squadra, mentre questa sì. Ha iniziato a lavorare con loro già dall’estate e ha potuto spiegare a questi ragazzi qual è la sua idea di gioco. Già il fatto di essere partito dal ritiro è positivo. Io mi fido di lui perchè so ciò di cui è capace. De Rossi però lavora fino a 5 minuti prima della partita, poi in campo ci vanno i giocatori e sono sempre loro ad essere decisivi.