Uniti contro quella che viene vissuta come un’ingiustizia in piena regola. La Lega si mette l’elmetto per difendere il suo leader, Matteo Salvini, nel processo Open Arms, che il vicesegretario del Carroccio Andrea Crippa non esita a definire “politico“.
Una battaglia che dalle aule di tribunale si sposta, dunque, nelle piazze, in quel ‘tribunale del popolo’ considerato sempre più spesso dai politici più giusto e legittimo di quelli dei palazzi di giustizia.
Processo Open Arms, Crippa bersaglia la magistratura: “Non solo contro Salvini ma contro Lega e italiani”
La data da segnare sul calendario è quella del 14 settembre. Tra due giorni riprenderà, infatti, a Palermo, il processo contro Matteo Salvini per i fatti del 2019. Il leader leghista deve rispondere di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio. Il motivo, ben noto, è aver negato per 19 giorni lo sbarco a 147 migranti a bordo di una nave della ong spagnola Open Arms che li aveva soccorsi al largo della Sicilia.
La nuova udienza vedrà la requisitoria del pubblico ministero e arriva dopo la deposizione del vicepremier dello scorso gennaio e l’udienza di luglio rinviata per il parere contrario dei giudici alla richiesta dell’accusa di fare deporre l’ex Cancelliera tedesca Angela Merkel e l’Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri Josep Borrel.
Ma per Andrea Crippa in gioco c’è molto di più dei 15 anni di carcere che rischia Salvini. Ai cronisti che lo intercettano nei pressi dei palazzi della politica, tra cui l’inviato di TAG24 Michele Lilla, il vicesegretario generale parla di “processo vergognoso” di cui è responsabile “una magistratura spesso politicizzata“.
Confermando la linea difensiva del segretario del Carroccio, per cui quanto da lui fatto nel 2019 era in linea con il suo mandato politico, Crippa sostiene che alla sbarra non c’è solo Salvini ma “tutta la Lega e i milioni di italiani che l’hanno votata per difendere i confini“.
Scuro in volto e accigliato, l’esponente della Lega conclude dicendo senza mezzi termini che si tratta di “un processo politico“, che non dovrebbe esistere in una magistratura.
Le iniziative in difesa del leader leghista: due ‘gazebate’ a settembre
L’intero Carroccio si mobiliterà allora per dare sostegno al proprio leader. Una formazione a ‘testuggine’ degna degli antichi romani, quasi, che si compatterà in due appuntamenti, stabiliti dal consiglio federale presieduto dallo stesso Salvini. Due ‘gazebate’, come si legge nella nota, previste per i weekend del 21-22 settembre e del 28-29 settembre.
Ma Crippa pone l’accento anche sulla data del 6 ottobre, quando ci sarà il tradizionale cerimoniale di Pontida. “Scadenze e battaglie importanti” per le quali il vicesegretario federale dà il benvenuto ai suoi due nuovi colleghi: Alberto Stefani e Claudio Durigon.
I due prendono il posto di Giancarlo Giorgetti e Lorenzo Fontana come vicesegretari e Crippa li loda per il contributo che saranno in grado di offrire dal punto di vista organizzativo.