Il gip di Latina, su richiesta della Procura, ha disposto il processo immediato per Christian Sodano, il finanziere di 27 anni che il 13 febbraio scorso ha ucciso a colpi di pistola la mamma e la sorella dell’ex fidanzata Desyrée Amato all’interno della loro abitazione di Cisterna di Latina. L’accusa è di omicidio plurimo aggravato dalla premeditazione e dai motivi futili e abietti: ecco cosa rischia.
Christian Sodano a processo immediato per la strage di Cisterna di Latina, in cui morirono la mamma e la sorella dell’ex: cosa rischia?
Ad inoltrare al gip la richiesta di giudizio immediato era stato, qualche giorno fa, il sostituto procuratore Valerio De Luca, che aveva fatto sapere di avere tra le mani elementi probatori talmente solidi a carico del 27enne da poter saltare la fase dell’udienza preliminare.
Ora l’ok. Il processo comincerà il 26 novembre prossimo. Christian Sodano è accusato di omicidio plurimo aggravato dalla premeditazione e dai motivi futili e abietti e rischia, quindi, il massimo della pena: l’ergastolo. A differenza del rito abbreviato, quello immediato, non prevede, infatti, finalità premiali per l’imputato.
I fatti di cui il finanziere si è macchiato risalgono allo scorso 13 febbraio. Secondo le ricostruzioni, aveva trascorso la nottata a casa dell’ex fidanzata Desyrée Amato – che aveva accettato di ospitarlo per un’ultima volta per non lasciarlo solo – quando, in mattinata, al culmine di una lite, si recò in garage per recuperare dall’auto la sua pistola d’ordinanza e sparò alla mamma e alla sorella della giovane.
Nicoletta Zomparelli, 46 anni, morì subito; la figlia Renée Amato, 19 anni, fu finita in un secondo momento: avrebbe potuto salvarsi. Sodano la colpì per prima e, dopo aver aggredito la madre, rendendosi conto che era ancora viva, tornò indietro e la colpì di nuovo. Erano intervenute entrambe in difesa di Desyrée, che in un’intervista a Fanpage ora ha dichiarato:
Aveva una mente diabolica, ha ucciso mia madre e mia sorella per farmi vivere poi con questo peso.
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Dai messaggi che Desyrée aveva inoltrato a un’amica è emerso, in effetti, che il ragazzo l’aveva minacciata di fare “una strage”, di farla “soffrire” come aveva sofferto lui perdendo entrambi i genitori. Quel giorno, mentre la mamma e la sorella morivano, lei riuscì a mettersi in salvo.
Ebbe la prontezza di chiudersi in bagno, di uscire dalla finestra e scappare attraverso i campi fino a raggiungere il benzinaio più vicino e diede l’allarme. Quando i carabinieri arrivarono sul luogo della strage, Sodano non c’era più: si era già allontanato.
Sarebbe stato fermato a casa dello zio poco dopo. E avrebbe detto:
Volevo suicidarmi, ho chiesto a Desyrée di uccidermi, loro hanno visto che avevo la pistola in pugno e si sono messe a urlare. Non so perché ho sparato.
Esplose in tutto sette colpi. Sembra che non accettasse il fatto che l’ex volesse mettere la parola “fine” alla loro relazione e che si fosse rifiutata di andare a vivere con lui. Da mesi la ricattava psicologicamente, cercando di convincerla a tornare sui suoi passi.
Proprio come Filippo Turetta faceva con l’ex fidanzata Giulia Cecchettin prima di arrivare ad ucciderla, lo scorso novembre. Anche lui era possessivo, geloso; anche lui ricattava Giulia, rimproverandola e facendola sentire in colpa.
È accusato di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, dalla crudeltà, dall’efferatezza e dallo stalking, ma anche di sequestro di persona, occultamento di cadavere e porto d’armi continuato. Rischia l’ergastolo.