Il conflitto tra Israele e Hamas è ormai entrato nell’undicesimo mese, con un bilancio devastante a Gaza. Oltre 41mila persone hanno perso la vita e quasi il 90 per cento degli abitanti della Striscia è stato sfollato almeno una volta. Nonostante gli sforzi diplomatici da parte di Stati Uniti, Qatar ed Egitto per negoziare un cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi, non si registrano progressi significativi. Entrambe le parti, Israele e Hamas, pur dichiarandosi aperte ad un accordo, continuano ad accusarsi reciprocamente di avanzare richieste inaccettabili. Nella notte tra l’11 e il 12 settembre, un attacco israeliano ha colpito una scuola e due case, causando la morte di almeno 34 persone. Le ultime notizie dal conflitto.

Guerra Israele-Hamas: le ultime notizie del 12 settembre 2024

Un attacco israeliano ha colpito la scuola delle Nazioni Unite, al-Jaouni, situata a Nuseirat, nel centro di Gaza, uccidendo almeno 18 persone. Tra le vittime si contano il responsabile del rifugio e cinque membri dello staff dell’Unrwa, l’agenzia dell’Onu per i rifugiati palestinesi. La struttura, riservata per accogliere gli sfollati, ospita attualmente circa 12mila persone, prevalentemente donne e bambini. Molte famiglie sfollate si rifugiano nelle scuole, poiché i campi con tende sono sovraffollati e le città sono ridotte in macerie.

L’ennesimo attacco al rifugio ha suscitato un’ondata di indignazione nella comunità internazionale. Il Segretario Generale dell’Onu, Antonio Guterres, ha condannato duramente l’accaduto, definendolo “totalmente inaccettabile”. Guterres ha lanciato un appello urgente per fermare questa continua violazione del diritto umanitario internazionale, sottolineando la necessità di proteggere i civili durante il conflitto.

L’attacco a Nuseirat è stato uno dei più letali per il personale umanitario dell’Agenzia delle Nazioni Unite. Il commissario generale dell’Unrwa, Philippe Lazzarini, ha affermato in un post su X:

Un’altra scuola che ospitava sfollati è stata colpita oggi a Nuseirat. Tra le persone uccise ci sono sei membri del personale che lavoravano e fornivano supporto alle famiglie che avevano cercato rifugio nella scuola. Dall’inizio di questa guerra, almeno 220 membri dello staff dell’UNRWA sono stati uccisi a Gaza…

L’esercito israeliano ha dichiarato, tramite un comunicato stampa, di aver colpito “terroristi che operavano all’interno di un centro di comando di Hamas”. Secondo l’Idf, questo centro sarebbe stato identificato nella scuola di al-Jaouni.

Blinken: “Israele deve proteggere gli operatori umanitari a Gaza”

Dopo l’attacco ad al-Jaouni, il Segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha dichiarato durante una conferenza stampa a Varsavia che gli Stati Uniti continueranno a esortare Israele a fare maggiori sforzi per proteggere le aree umanitarie nella Striscia di Gaza. “È un tema che continuiamo a sollevare con Israele”, ha sottolineato Blinken.

Il caso di al-Jaouni non è un episodio isolato. Solo pochi giorni fa, un attacco israeliano in una zona umanitaria ad al-Mawasi, vicino alla città meridionale di Khan Younis, ha causato la morte di almeno 19 persone e ha lasciato 60 feriti.