Il tanto atteso documentario su Prince, diretto da Ezra Edelman in esclusiva per Netflix, è stato bloccato.

Dopo quattro anni di duro lavoro, il progetto è stato dichiarato “dead in the water”, annegato, a seguito delle obiezioni sollevate dagli eredi del leggendario artista, i quali hanno espresso alcune preoccupazioni riguardo alla veridicità e all’equilibrio del racconto.

È un blocco definitivo? C’è ancora speranza, per i fan di Prince, di vedere questo documentario?

Perché il documentario su Prince è stato bloccato?

Netflix ha bloccato il documentario su Prince, dopo 4 anni di lavoro, perché gli eredi dell’artista defunto hanno dichiarato che la prima versione del documentario conteneva numerose inesattezze fattuali e interpretazioni sensazionalistiche di alcuni momenti della sua vita. La notizia è stata divulgata inizialmente da Puck.

Il direttore del documentario, Ezra Edelman, famoso per il documentario premiato “OJ: Made in America”, ha lavorato in silenzio su questo progetto per ben quattro anni, e pare sia profondamente sconvolto dalla situazione di stallo in cui si trova attualmente il film.

Sebbene l’accordo originale per il documentario prevedesse una serie di sei ore, Edelman ne ha consegnato invece una di nove ore, violando così i termini dell’accordo. Questa discrepanza ha permesso agli eredi dell’artista di trattenere i diritti musicali.

La mancanza dei diritti sulle musiche dell’artista rappresenta un ostacolo significativo. Realizzare un documentario su Prince senza la sua musica potrebbe compromettere gravemente il progetto sia a livello creativo che commerciale, e rendere difficile, se non impossibile, il suo successo e la sua distribuzione.

Al momento non si sa se queste difficoltà saranno superate e se questo progetto potrà mai vedere la luce.

Una cosa è certa, in una dichiarazione a USA Today, la Prince Legacy ha dichiarato: “Stiamo lavorando per risolvere le questioni riguardanti il ​​documentario in modo che la sua storia possa essere raccontata in un modo che sia fattualmente corretto e non travisi o sensazionalizzi la sua vita. Non vediamo l’ora di continuare a condividere i doni di Prince e celebrare il suo impatto profondo e duraturo sul mondo“.

Significa che abbiamo concrete speranze di vedere questo documentario.

Di cosa parlerà il documentario su Prince?

Il documentario svela un lato oscuro del cantante, lontano dall’immagine glamour e talentuosa a cui siamo abituati.

Il film include testimonianze sconvolgenti di ex partner di Prince, tra cui Jill Jones e Susannah Melvoin, che raccontano di aver subito violenze fisiche e psicologiche dall’artista. E così emerge un quadro inquietante di un uomo che esercitava un controllo ossessivo sulle sue relazioni, isolando le donne e manipolandole.

Anche l’ex moglie Mayte Garcia condivide la sua dolorosa esperienza e descrive un rapporto dominato dalla possessività di Prince e dalla sua difficoltà ad accettare la perdita del loro bambino.

Il documentario fa indagini anche sull’infanzia difficile di Prince, segnata da abusi e instabilità familiare. Queste esperienze traumatiche avrebbero influenzato profondamente la sua personalità e il suo comportamento da adulto.

Nonostante l’importanza di queste rivelazioni, gli eredi di Prince hanno deciso di bloccare la diffusione del documentario, e di apportare nuove modifiche. Questa scelta ha suscitato molte polemiche e ha alimentato ulteriormente la curiosità del pubblico.

Perché questo documentario è importante?

Questo film tenta di fare luce su un aspetto poco conosciuto della vita di Prince, sfatando il mito e mostrando la complessità di un personaggio controverso.

È fondamentale affrontare questi temi delicati per comprendere appieno l’artista e l’uomo dietro la musica e dietro le maschere.

Le accuse mosse contro Prince aprono un dibattito complesso sulla figura dell’artista e sul rapporto tra genio e follia. È importante riflettere su queste testimonianze e chiedersi se sia possibile separare l’arte dall’uomo.

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