Novità per i forfettari dal 2025, quando potranno emettere la nuova fattura semplificata senza limiti. Si tratta di una possibilità anche per gli importi superiori a 400 euro.
L’Italia ha recepito la normativa dell’Unione europea in materia Iva, modificata dalla direttiva 202/285.
Cosa cambia per i forfettari? La fattura semplificata esiste già da molti anni, ma la novità risiede proprio nella possibilità di utilizzarla senza limiti.
Fattura semplificata senza limiti per i forfettari
I contribuenti titolari di Partita Iva che hanno aderito al regime forfettario potranno emettere la fattura semplificata anche per importi superiori a 400 euro.
Si tratta di una decisione dell’Unione Europea, recepita anche dall’Italia. L’iter per attuare la riforma si concluderà il 9 ottobre. Si attende l’approvazione delle Commissioni competenti di Senato e Camera.
La novità ha un impatto importante sugli adempimenti fiscali, che comprendono appunto anche quelle degli aderenti al regime forfettario.
L’Unione europea, con la normativa introdotta, ha l’obiettivo di ridurre gli oneri amministrativi. La normativa, in soldoni, ha un obiettivo: la semplificazione. Si punta alla semplificazione soprattutto per le operazioni in capo alle piccole imprese e per raggiungere questo obiettivo si deve partire proprio dalle operazioni connesse con l’Iva.
Cos’è la fattura semplificata
La fattura semplificata esiste sin dal 2013. Inizialmente, l’importo massimo previsto per il suo utilizzo era inferiore a 400 euro. Nel 2019, è stata innalzato proprio sulla scia di una normativa sull’Iva comunitaria. Attualmente, la fattura semplificata può essere utilizzata solo per le operazioni di importo non superiore a 400 euro, comprensivo di imponibile più Iva.
Cos’è la fattura semplificata? Si tratta di una tipologia di fattura costituita da un numero inferiore di informazioni e, per questo, chiamata semplificata. Uno strumento più veloce e, soprattutto, utile per chi opera in settori come quello della ristorazione. Le fatture si emettono in tempi brevi e veloci e le stesse procedure di emissione risultano semplificate.
Nella fattura sono contenuti i seguenti dati:
- Numero progressivo;
- Data di emissione;
- Denominazione o ragione sociale;
- Residenza fiscale del cedente o di chi presta il servizio;
- Partita Iva del prestatore o cedente;
- Nome e cognome, residenza o domicilio del cessionario o committente;
- Le indicazioni dei servizi che sono stati offerti o dei beni ceduti;
- L’ammontare complessivo del documento e della relativa imposta.
Proprio sulle regole di cui abbiamo parlato poc’anzi verranno attuate interventi di adeguamento. Questi interventi, però, si applicheranno solo ed esclusivamente ai forfettari. Quindi, i restanti titolari di Partita Iva dovranno sottostare alla soglia dei 400 euro.
Il regime forfettario permette ai contribuenti aderenti di beneficiare dell’applicazione di un’aliquota agevolata del 15% e, per i primi 5 anni di attività del 5%, oltre che diverse semplificazioni fiscali. Per accedervi, è necessario non superare il limite di 85.000 euro di ricavi e compensi annuali e mantenere sotto i 20.000 euro le spese necessarie per il personale oppure le collaborazioni.
Per il 2025, si prospetta anche l’ipotesi di una Flat tax fino a 100.000 euro. Si tratta, al momento, di una proposta sul tavolo per la prossima manovra finanziaria.
Da quando parte la nuova fattura senza limiti
I forfettari potranno emettere la fattura in modalità semplificata e senza limiti a partire da 1° gennaio 2025. Dal quel momento in poi, le Partite Iva che beneficiano della Flat tax non dovranno più prendere in considerazione la soglia massima che è stata prevista dall’articolo 21-bis del DPR n. 633/1972.
Si tratta delle novità contenute nello schema del decreto legislativo, approvato direttamente dal Governo. Una volta ottenuta l’approvazione delle Commissioni di Senato e Camera, non ci resterà che attendere il via libera definitivo.