Maria Emanuela Bruni è la nuova presidente del Maxxi. Dopo tanto chiacchierare, adesso la nomina della storica dell’arte e giornalista professionista, è diventata ufficiale. Un domino che ha visto cadere il ministro Sangiuliano, avanzare l’ex presidente del Maxxi Giuli, un breve passaggio sulla Docimo per arrivare alla Bruni.
Da Maria a Maria, si direbbe. Una, la prima, ovvero la Boccia che in questo momento è sulla bocca di tutti, che aspirava ad una nomina che non ha avuto anzi, dalla quale è scattato tutto il domino che ha portato all’altra, la seconda, con un passato e un curriculum per la maggior parte istituzionale di tutto rispetto, che la nomina ufficiale l’ha avuta, eccome.
Maria Emanuela Bruni, la storica dell’arte si prende la reggenza del Museo
Maria Emanuela Bruni, è così la “reggente” del Museo Maxxi di Roma dopo un’altra nomina, ben più importante, dell’ex presidente Alessandro Giuli alla guida del ministero della Cultura. Un cammino tortuoso, ma anche alla fine ha avuto il suo epilogo. Una nomina, quella della storica dell’arte, che è arrivata dopo la rinuncia di Raffaella Docimo nominata nel consiglio di amministrazione della Fondazione a marzo 2023. Sarebbe stata lei a dover guidare il museo perché era la consigliera anziana almeno fino a quando non sarebbe stato nominato il successore di Giuli.
Raffaella Docino avrebbe desistito dal prendere questo incarico perché non avrebbe potuto conciliare quel ruolo con il suo lavoro universitario, tanto che è professore ordinario di Malattie Odontostomatologiche e titolare di Odontoiatria Pediatrica e Direttore della Scuola di Specializzazione in Odontoiatria Pediatrica all’Università di Roma Tor Vergata. Un’attività che, in effetti, non è che c’entri granché con l’arte, ma era stata scelta. Una nomina che aveva creato parecchie polemiche, anche e soprattutto per questo motivo.
Per quel che riguarda Maria Emanuela Bruni è una donna che ha avuto nella sua carriera parecchi incarichi a livello istituzionale, è giornalista professionista, dal 2000 al 2012 ha lavorato a palazzo Chigi sia nell’ufficio stampa del governo, nel secondo Berlusconi, sia come capo dell’ufficio stampa istituzionale, del cerimoniale, della comunicazione dei Grandi Eventi e anche nel dipartimento per le Politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio. Insomma, una donna che sa il fatto suo e probabilmente è stata scelta per questa ragione.