La guerra in Ucraina si sta sviluppando su due fronti principali. Da un lato, le forze ucraine proseguono l’offensiva in territorio russo, mentre dall’altro l’esercito russo avanza nell’Ucraina orientale, puntando alla conquista della città strategica di Pokrovsk. Nel frattempo, l’attenzione si sta spostando su un altro fronte critico: l’invio di missili iraniani alla Russia preoccupa Kiev e i suoi alleati occidentali. Mentre gli Stati Uniti hanno introdotto nuove sanzioni contro l’Iran in risposta a questa minaccia, il segretario di Stato americano, Antony Blinken, e del ministro degli Esteri britannico, David Lammy, si trovano a Kiev per una visita congiunta. Ecco le ultime notizie dal conflitto tra Russia e Ucraina.
Guerra in Ucraina, la visita di Blinken e Lammy a Kiev
Antony Blinken e David Lammy si sono recati in Ucraina oggi, 11 settembre. I principali diplomatici di Stati Uniti e Regno Unito incontreranno il presidente Volodymyr Zelensky, dopo che Blinken ha fatto visita a Londra il giorno precedente. Uni dei temi centrali di questo meeting è la richiesta dell’Ucraina di revocare le restrizioni sull’uso di armi a lungo raggio, una questione che potrebbe influenzare in modo significativo l’andamento del conflitto.
Nel corso della giornata, David Lammy ha incontrato il primo ministro ucraino, Denys Shmyhal. Durante il confronto, Shmyhal ha rinnovato la richiesta dell’Ucraina di ottenere l’autorizzazione per l’uso di missili a lungo raggio, al fine di colpire obiettivi situati in profondità nel territorio russo. Questa richiesta riflette l’urgenza di Kiev di rafforzare la propria capacità offensiva.
La questione rimane aperta, poiché persistono i timori su un possibile inasprimento delle relazioni con Mosca. Il presidente statunitense, Joe Biden, ha dichiarato che la sua amministrazione sta cercando una soluzione. Sempre oggi, il Cremlino ha avvertito che, nel caso in cui gli Stati Uniti autorizzino Kiev all’uso di missili a lungo raggio, la Russia metterà in atto una risposta adeguata.
L’esportazione di missili balistici in Russia
Mentre l’Occidente valuta la possibilità di autorizzare l’uso di missili a lungo raggio da parte dell’Ucraina, emergono notizie secondo cui l’Iran avrebbe inviato circa 200 missili balistici a corto raggio alla Russia. Sebbene gli esperti ritengano che l’introduzione di queste armi non cambierebbe radicalmente le sorti del conflitto, aumenterebbe comunque significativamente la capacità offensiva dell’esercito russo. Mosca e Teheran hanno smentito le dichiarazioni dei paesi occidentali.
Le nuove sanzioni occidentali contro l’Iran
Stati Uniti, Francia, Germania e Gran Bretagna hanno annunciato nuove sanzioni contro l’Iran, colpendo diversi settori chiave. Tra gli obiettivi delle sanzioni figura anche la compagnia aerea di bandiera Iran Air. Inoltre, gli Stati Uniti e la Gran Bretagna hanno inserito nella lista nera tre comandanti di alto rango delle forze iraniane e quattro entità.