Resta in carcere Louis Dassilva, accusato di aver ucciso la 78enne Pierina Paganelli nel garage di un condominio di via del Ciclamino, a Rimini. A renderlo noto, a due giorni dall’udienza in cui i suoi avvocati hanno tentato di far cadere le esigenze cautelari a suo carico (sostenendo che sia recluso sulla base di indizi “insufficienti”), sono stati i giudici del tribunale del Riesame, che hanno quindi confermato la decisione già presa dal gip lo scorso luglio. Ne abbiamo parlato con l’avvocata Monica Lunedei, che insieme al collega Marco Lunedei assiste i familiari della vittima, tornando anche sul misterioso incidente di cui è stato vittima Giuliano Saponi. Ecco cosa ci ha detto.

Louis Dassilva resta in carcere: questa la decisione del Riesame. Il commento dell’avvocata Lunedei

Confermata la decisione del gip

D: Avvocata, ha già avuto modo di sentire i familiari di Pierina? Come hanno preso la decisione del Riesame su Louis Dassilva?

R: “Alla luce degli atti di indagine che abbiamo potuto vedere, la decisione del Riesame era, dal nostro punto di vista, molto prevedibile. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere presentava, infatti, copiosi allegati sugli indizi gravi, precisi e concordanti e anche sulla pericolosità del soggetto che la Procura identifica nell’indagato. È stata una conferma dell’ottimo lavoro svolto dalla Procura e della decisione che aveva già preso il gip del tribunale di Rimini.

I familiari sono sollevati, perché hanno percepito, come noi, il rischio che poteva costituire per loro, e soprattutto per il signor Giuliano, trovarsi l’indagato, anche agli arresti domiciliari, a pochi metri (visto che sono vicini di casa, ndr). È stata una decisione molto attesa, ma non possiamo dire che ci abbia sconvolto, ecco: le basi su cui si è trovata conferma erano estremamente solide”.

D: La Procura ha portato anche “nuove prove” nel corso della scorsa udienza…

R: “Va detto che noi non abbiamo avuto una percezione diretta del procedimento di Riesame perché riguarda soltanto il detenuto, la Procura e il tribunale della Libertà: le parti offese non hanno alcun ruolo. Da quello che abbiamo appreso, però, si tratta di prove determinanti, elementi che potrebbero effettivamente chiudere il cerchio”.

L’incidente di Giuliano Saponi

D: Restano da chiarire invece le dinamiche dell’incidente di cui Giuliano Saponi è stato vittima a maggio 2023. Negli scorsi giorni la Procura ha disposto nuovi accertamenti sui dispositivi elettronici in uso all’indagato, inclusi degli orologi da cui si potrebbe risalire ai suoi spostamenti (per verificare, forse, anche dove fosse quando Saponi è stato investito). Cosa ne pensa?

R: “Se lo scopo dei nuovi accertamenti fosse stato quello di chiarire le dinamiche dell’incidente di Giuliano avrebbe dovuto disporli il procuratore nell’indagine che riguarda appunto l’incidente, di cui invece è stata chiesta l’archiviazione.

Dobbiamo pensare, quindi, che il fatto di estendere all’inizio di maggio le indagini sui dispositivi di Dassilva riguardi, piuttosto, la volontà degli inquirenti di avere uno storico della relazione che lo stesso aveva con la signora Manuela Bianchi, che pare aver avuto un momento di culmine proprio nei giorni precedenti l’incidente del marito, quando lei si era allontanata da casa, andando a vivere dal fratello Loris”.

D: Se però nel corso degli accertamenti dovessero emergere elementi a carico di Dassilva in relazione all’incidente?

R” Ne prenderemmo atto. Ad oggi sappiamo che le lesioni riportate da Giuliano in seguito all’incidente sono compatibili con l’investimento da parte di un veicolo di una determinata tipologia. E non abbiamo elementi per credere che Dassilva sia in qualche modo collegato alla vicenda”.