Il centrodestra ha scelto, a sorpresa, il sindaco di Genova Marco Bucci. Sarà lui a sfidare l’ex ministro Andrea Orlando per la conquista della poltrona di Presidente della Regione Liguria, il prossimo 27 e 28 ottobre. La decisione è stata ufficializzata oggi – mercoledì 11 settembre – dai leader del centrodestra dopo il rincorrersi delle voci delle ultimissime ore.

La candidatura di Bucci era già stata avanzata nelle primissime ore, dopo le dimissioni dell’ex governatore Giovanni Toti a seguito delle vicende giudiziarie che lo vedono coinvolto, ma era poi stata accantonata a favore di altre candidature. L’accelerazione intorno al suo nome nelle ultimissime ore.

Elezioni Liguria 2024, è Marco Bucci il candidato del centrodestra

Al secondo mandato come sindaco della sua città, Marco Bucci è il candidato scelto dai leader di centrodestra per contendere ad Andrea Orlando la poltrona di governatore della regione. Laurea in Farmacia, di area di centrodestra ma non iscritto a nessun partito, è stato rieletto sindaco di Genova nel 2022 con il 54% delle preferenze e i sondaggi darebbero la sua popolarità in ascesa.

“Marco Bucci è la persona giusta per dare continuità alla crescita della Liguria portata avanti in questi anni grazie all’ottimo lavoro del centrodestra. Bucci ha dimostrato, sul campo, di essere un ottimo amministratore. Siamo convinti che i cittadini liguri sapranno apprezzare le sue capacità amministrative e politiche e sostenere il percorso di cambiamento avviato dal centrodestra.”

Hanno dichiarato in una nota congiunta i quattro leader della coalizione di centrodestra Giorgia Meloni, Matteo Salvini, Antonio Tajani e Maurizio Lupi.

La candidatura di Bucci è arrivata a sorpresa e si è concretizzata nelle ultimissime ore. Fino a pochi giorni fa, infatti, sembrava che la partita fosse tutta tra la deputata Ilaria Cavo vicina all’ex governatore Toti e in quota Noi Moderati, il vicesindaco di Genova, Pietro Piciocchi e soprattutto il sottosegretario della Lega Edoardo Rixi. Si attendevano solo i risultati di un sondaggio commissionato da Fratelli d’Italia per decidere.

Perché è stato scelto Bucci per la sfida con Orlando?

Alla fine la coalizione ha optato per il primo cittadino di Genova che sembra piacere a tutti i partiti di maggioranza. Perché? Perché non è espressione diretta di nessun partito e quindi non andrà a influire sulla divisione delle future candidature per le elezioni regionali del 2025, quando al voto andranno regioni ‘ambite’ come il Veneto, la Campania, la Puglia e la Toscana.

E’ questo, ad esempio, il motivo per cui la Lega – che non vuole rinunciare alla candidatura del presidente della Regione Veneto – è sempre sembrata restia a incoraggiare la candidatura di Edoardo Rixi. Stesso discorso vale anche per Forza Italia – che mira apertamente alla Campania – e Fratelli d’Italia.

Genova, aperta la partita per il nuovo sindaco

Al momento Marco Bucci è sostenuto da Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega e Udc. Bisognerà attendere le prossime ore per capire il perimetro della coalizione e le prossime mosse dell’ex governatore Toti.

La candidatura di Marco Bucci alla presidenza della Regione Liguria, però, apre un nuovo fronte di discussione, ovvero, quello relativo al suo successore al Comune di Genova qualora dovesse essere eletto o decidesse, comunque, di iniziare l’avventura in consiglio regionale a capo dell’opposizione, come è accaduto ad esempio in Sardegna con il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu, uscito sconfitto dalla sfida con la candidata del campo largo Alessandra Todde.

E Calenda e Renzi ora con chi si schierano?

Sta di fatto che la mossa del centrodestra di candidare Marco Bucci non ha smosso le posizioni politiche di Azione e Italia Viva. Entrambe le formazioni riformiste, sebbene con i loro leader Carlo Calenda e Matteo Renzi abbiano confermato la stima in Bucci, sosterranno Andrea Orlando nella corsa alla presidenza della Regione Liguria. Calenda, ai microfoni di Tag24.it, l’ha messa così:

Matteo Renzi, invece, ha affidato il suo pensiero a un post su Facebook:

“Marco Bucci è stato un bravo sindaco di Genova ed abbiamo lavorato bene insieme. Conoscendolo, ne ho potuto apprezzare anche la profonda umanità e la sincera amicizia. Oggi si candida per il centrodestra come Governatore della Liguria. Ma stavolta noi non lo appoggeremo. La politica ha le sue regole, siamo seri. Noi abbiamo scelto due mesi fa di aderire all’appello di Elly Schlein per costruire un nuovo centrosinistra. Oggi Marco si candida con la destra. La politica ha le sue regole: non c’è nessuna amicizia o stima personale che possa superare questa contraddizione. Si può stimare una persona – come giustamente fanno la brava Lella Paita e molti amici di Italia Viva – ma poi bisogna essere coerenti anche quando si paga un prezzo. Questa è la politica fatta con la testa e non con la pancia”

L’ex premier, poi, ha colto l’occasione per attaccare nuovamente Giuseppe Conte e il Movimento Cinque Stelle che mettono nei riguardi di Italia Viva un veto che gli impedisce di entrare in coalizione:

“Da questa vicenda emerge ancora una volta una banale constatazione: il centrodestra litiga su tutto ma poi si unisce sulle candidature. Nel centrosinistra invece nonostante gli appelli di Elly Schlein, rimangono i niet di Conte. E chi mette i veti gioca per gli avversari”